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Che fine ha fatto?

Ad Asti ci sarà un PalaProvincia, ma sarà costruito in forma ridotta

L’impianto sportivo, annunciato nel 2021, doveva essere realizzato entro il 2024 in corso Palestro. Il progetto è stato ridimensionato, ma c’è il nodo della bonifica

Era il 2021, metà giugno, quando l’allora presidente della Provincia, Paolo Lanfranco (cessato dalla carica nel 2022), annunciò un progetto ambizioso, di grande respiro, con importanti ricadute nella riqualificazione di un’area “depressa” come l’ex Cavallino Rosso di corso Palestro. Un contenitore in parte dismesso, già sede della Protezione Civile provinciale e del Banco Alimentare, che dopo un corposo intervento di bonifica avrebbe ospitato il PalaProvincia, un impianto sportivo secondo solo al Palazzetto dello Sport.

L’Ente di piazza Alfieri, investendo 3,5 milioni di euro grazie al Recovery Fund (Next Generation EU) avrebbe costruito tra il 2023 e il 2024 il primo lotto con il nucleo principale del PalaProvincia, fatto la riqualificazione urbana, realizzato un bar, servizi alle associazioni e il parcheggio. Poi ci sarebbe stato un secondo lotto per incrementare ulteriormente l’offerta dell’impianto. Arrivati a febbraio 2025, del PalaProvincia non si è più saputo nulla e l’immobile di corso Palestro è ancora in attesa di essere riqualificato.

Si farà, ma più piccolo del previsto

In realtà il progetto del PalaProvincia non è stato abbandonato, ma ha dovuto fare i conti con due problemi: l’aumento esponenziale dei costi di realizzazione e una bonifica del terreno sottostante di cui non si conoscono ancora né le modalità né l’importo definitivo. Il risultato è stato quello di rifare il progetto, meno ambizioso, dove sono state eliminate alcune parti annunciate a suo tempo (ad esempio il bar), ma con costi sostenibili.

«I lavori sono stati consegnati, ma la questione della bonifica del terreno è in fase di valutazione con Asl e Arpa – spiega il consigliere provinciale Ivan Ferrero con delega all’Edilizia scolastica – Per questo motivo sono stati momentaneamente sospesi i lavori. Al momento la Provincia ha incaricato un tecnico che faccia le indagini necessarie per la bonifica. L’esigenza di ripartire il prima possibile è sentita da tutti, – aggiunge il consigliere – ma bisogna valutare se sia da bonificare tutta l’area o solo una parte».

Superato il nodo della bonifica, che dovrebbe essere finanziata da fondi Pnrr, si procederà ad aprire il cantiere anche perché il progetto del PalaProvincia è già stato realizzato dallo studio “Progeco Engineering S.r.l” di Rocchetta Tanaro. Lo stesso che ha progettato il nuovo Palasport della vicina ex piazza d’Armi (di cui si attende l’inizio dei lavori). Anche in questo caso il Comune, che ha commissionato il progetto, ha dovuto rimodulare “al ribasso” l’intera struttura per renderla non solo finanziabile, ma anche sostenibile nei costi di gestione. In entrambi i casi i due plessi saranno a servizio delle scuole e delle associazioni sportive che sono sempre alla ricerca di nuovi spazi dove poter svolgere le attività.

Come sarà il PalaProvincia

Pur ridimensionato, il PalaProvincia sarà un edificio a pianta rettangolare di 37 metri per 35, con un’altezza massima fuori terra di 13,5 metri. Addossato all’edificio principale è previsto un ulteriore volume minore che ospiterà il blocco spogliatoi/servizi di dimensioni complessive di 11 per 40 metri circa con un’altezza massima fuori terra di 4,5 metri. Nella struttura sportiva ci sarà un campo di pallavolo che soddisferà i requisiti di omologazione per i campionati fino alla serie A3 e un campo da pallacanestro con requisiti di omologazione per il livello Silver 1.

«Ringrazio la committenza per l’opportunità che ci ha dato di progettare un fabbricato dedicato alla collettività – commenta il geometra Corrado Ponzo dello studio Progeco – e che contribuirà a migliorare la vivibilità dell’area in cui sarà inserito».

[nell’immagine il progetto del PalaProvincia – Foto Progeco]

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Una risposta

  1. Pessimo progetto inserito in un buco, tra ferrovia, Rio putrido, in una zona senza parcheggi e senza scuole nelle vicinanze. Invece di parlare da anni di due progetti, realizziamo quello nella ex piazza d’armi con campi coperti e aree esterne usufruibile da ragazzi e sportivi.

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