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Alla stazione di Asti la presentazione dei nuovi treni “Pop” sulla tratta per Torino

Intanto il sindaco Rasero chiede all’AD di Trenitalia collegamenti più veloci tra l’Astigiano e Milano

Sono stati presentati alla stazione ferroviaria di Asti, gli ultimi due treni Pop che andranno a completare la flotta regionale piemontese di Trenitalia composta da nove treni. All’importante consegna erano presenti, tra gli altri, Luigi Corradi, Amministratore Delegato di Trenitalia, Marco Gabusi, Assessore ai trasporti della Regione Piemonte e il sindaco di Asti, Maurizio Rasero.

«Ringrazio che sia stata scelta Asti per questa presentazione, – ha esordito Rasero – so che altri treni entreranno in funzione a breve e questo è l’importante segnale di un’azienda che continua a investire e di una Regione attenta al trasporto locale, ci piacerebbe fare di più ma bisogna stare con i piedi per terra».

«Il trasporto regionale è quello che muove la maggior parte delle persone – ha sottolineato Luigi Corradi – un trasporto che Trenitalia supporta con questi investimenti, frutto di un lavoro iniziato più di quattro anni fa e inizio di un percorso  che continuerà fino al 2023, con l’arrivo di altri ventitré convogli Rock a doppio piano».

Investimenti che continuano nonostante i momenti difficili e che, nel rilancio regionale, comprendono, come ha precisato Corradi, «non solo treni nuovi ma anche tutta l’organizzazione: il nostro personale, la manutenzione, la puntualità, la soddisfazione del cliente».

La fornitura dei treni Pop è stata completata in anticipo; si tratta di treni di ultima generazione tutti made in Piemonte (i due presentati ad Asti sono entrati in funzione giovedì 11 marzo), formati da quattro carrozze per il trasporto di circa 530 viaggiatori, con oltre 300 posti a sedere, grandi finestrini, area passeggini, sei posti bici con prese elettriche, illuminazione a led, trentadue videocamere per la sorveglianza e le informazioni, provvisti di due postazioni dedicate ai diversamente abili, prese usb e di corrente 220v, velocità massima di 160 km/h e con una particolare attenzione all’ambiente essendo, al 97%, costruiti con materiale riciclato: treni elettrici progettati inoltre per consumare il 30% in meno di energia. 

«Se siamo qui oggi è perché queste cose qualcuno le ha ideate e costruite – ha commentato Marco Gabusi – e il ringraziamento va a Trenitalia con cui non si può negare qualche difficoltà dovuta alle condizioni economiche della Regione Piemonte ma con cui si è sempre collaborato bene e dove abbiamo sempre trovato interlocutori disponibili, spero che questi treni siano trattati bene anche dagli utenti – ha concluso – perché sono patrimonio di tutti, da tutelare e da far durare tanti anni».

Fuori conferenza il sindaco Maurizio Rasero ha poi rivelato ai giornalisti di aver fatto presente all’Amministratore Delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, il difficile collegamento tra Asti e Milano e di aver sollecitato un contatto diretto soprattutto per facilitare il turismo in una zona come la nostra, patrimonio dell’Unesco.

[foto Ago]

 

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