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Anffas progetto con Pinsoglio
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Progetto

Anffas, un percorso di arteterapia con Filippo Pinsoglio

A partecipare i ragazzi del centro, invitati a riprodurre un quadro proposto dall’artista astigiano

Un progetto artistico lodevole quello che sta realizzando l’Anffas insieme all’associazione carmagnolese “Angeli di Ninfa” che si occupa di ragazzi autistici.
«L’idea – spiegano il presidente dell’Anffas, Marcello Follis, e la vice Elena Salvadore – è nata dopo aver conosciuto l’associazione di Carmagnola che cercava spazi idonei per allestire una mostra di quadri fatti dai loro ragazzi».
Un’occasione per dare seguito e visibilità al percorso che i ragazzi stanno facendo durante i laboratori di pittura, un progetto ancora da definire nei dettagli ma che parte già con le idee ben chiare.
«Dopo un confronto con “Angeli di Ninfa” – continuano – ci siamo detti: perché non creare qualcosa di più del semplice laboratorio dove si dipinge?».
L’associazione di Carmagnola contava già sulla collaborazione dell’artista contemporaneo Iller Incerti che aveva prestato alcune opere che i ragazzi autistici riproducevano insieme a lui.
L’Anfass ha così avviato un percorso simile, non fine a sé stesso ma più strutturato e con il coinvolgimento di artisti del territorio.

La collaborazione di Filippo Pinsoglio

La scelta è caduta su Filippo Pinsoglio, Maestro del Palio 2021, autore di numerose e mostre personali, consigliere della Società Promotrice delle Belle Arti di Asti e, soprattutto, artista dalla pittura colorata e carica di suggestioni. «Pennellate vivaci che ci hanno subito conquistato – commenta Elena Salvadore – e che sono piaciute tanto anche ai ragazzi. A quel punto abbiamo contattato Pinsoglio che si è reso immediatamente disponibile a prestarci i suoi lavori e il suo appoggio».
Il progetto consiste quindi in una sorta di percorso di arteterapia dove i giovani, seguiti da una psicologa, potranno scegliere uno dei quadri messi a disposizione e riprodurlo in base alle proprie emozioni.

Il commento dei vertici Anffas

«Le abbiamo chiamate “sensazioni blu” – dice la vicepresidente Anffas – e da qui vorremmo proseguire organizzando mostre anche al di fuori dell’istituto, magari insieme allo stesso pittore».
C’è entusiasmo nelle parole di Marcello Follis e di Elena Salvadore e ci sono gioia e luce negli occhi dei ragazzi, felici e impazienti di mostrare a tutti quanto sono bravi.
Per questo l’idea è quella di creare un piccolo museo dove conservare, in un’esposizione permanente, le opere eseguite.
«L’arte suscita sentimenti in tutti – aggiunge il presidente Anffas – e i nostri ragazzi, con la loro sensibilità, potrebbero scoprire nuove emozioni, nuove opportunità e nuovi modi di espressione».
Un’esperienza che, quindi, dovrebbe portare a una prima esposizione nei prossimi mesi e che in futuro coinvolgerà altri artisti locali.

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