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Annalisa Conti, candidata Forza Italia:«Le persone possono fare la differenza»
Attualità

Annalisa Conti, candidata Forza Italia:
«Le persone possono fare la differenza»

La fierezza di essere espressione di questo territorio e l’impegno di ben rappresentare gli astigiani. A partire da questi capisaldi, Annalisa Conti ha deciso di mettersi nuovamente in gioco,

La fierezza di essere espressione di questo territorio e l’impegno di ben rappresentare gli astigiani. A partire da questi capisaldi, Annalisa Conti ha deciso di mettersi nuovamente in gioco, correndo alle regionali tra le fila di Forza Italia. Nata a Canelli nel ‘73, dove svolge la professione di commercialista, è vice presidente dell’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato. Sotto il profilo amministrativo, è stata assessore provinciale dal 2005 al 2012, con delega alla Formazione Professionale, Bilancio, Finanze e Progetto Unesco; consigliere provinciale dal ‘99 al 2005; e vice sindaco di Canelli dal ‘96 al 2004. Non da ultimo, vice presidente del Cisa (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale) Asti dal ‘98 al 2001. Ecco come la candidata “azzurra” sta affrontando questa nuova sfida.  

Qual è il clima che sta percependo tra la gente, attorno al partito, e con quali speranze o aspettative guarda alle urne?
Sento una profonda disaffezione attorno agli argomenti politici ma, al tempo stesso, percepisco che tutti vogliono una buona politica e non la sua assenza. E’ il momento in cui le persone possono fare la differenza e apportare un serio valore aggiunto al simbolo che rappresentano. Nonostante il clima, quindi, sono molto fiduciosa e convinta di saper entrare in sintonia con i problemi e le aspettative degli astigiani.

Dopo le vicende che hanno riguardato Forza Italia, come riconquistare la fiducia degli elettori?
Forza Italia e i partiti del centro destra hanno lavorato molto. Chi opera commette anche degli errori e ne sono stati fatti: è inutile negarlo. Saprò fare tesoro degli sbagli, che sono stati commessi, nella speranza che non vengano ripetuti. Devo però anche dire che tanti uomini e donne, che hanno rappresentato Forza Italia sul territorio, da quando è nata fino a oggi, sono stati fedeli interpreti di questa nostra società, conseguendo con onestà  e passione risultati importanti. Tra queste persone, senza voler peccare di presunzione, credo di esserci anch’io.

Fratelli d’Italia ha dichiarato che Forza Italia, per la scelta di candidare a governatore Pichetto e di correre in solitaria, sta svendendo il Piemonte  a Chiamparino. Cosa replica?
La polemica non fa per me. Con la squadra che mi sostiene lavoro per spiegare agli astigiani che, se ci daranno fiducia, sapremo dimostrare il nostro valore e la nostra onestà. Oggi l’unico candidato che può competere con il centrosinistra, oggettivamente, è Gilberto Pichetto: persona seria, autorevole, competente. Ha messo in sicurezza i conti della Regione, dimostrando di saper fare bene. Merita di poter continuare il lavoro intrapreso.

Quali le motivazioni della sua corsa alle regionali?
Corro perché abbiamo bisogno di buona politica, fatta da persone “normali” per gente “normale,” soprattutto quando ci allontaniamo dallo Stato centrale e andiamo sul territorio, tra i problemi reali, a partire da quello principale del lavoro.

In quanto ex assessore provinciale, come pensa di fare gli interessi dell’Astigiano?
Ho deciso di impegnarmi perché la Regione è un Ente che può e deve legiferare, per assicurare strumenti adeguati alla promozione del lavoro, che è la vera emergenza; alla valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentari; alla salvaguardia dell’attività manifatturiera locale; alla cura dell’ambiente e del territorio.

Uno dei problemi principali è la carenza o l’assenza di fondi: in che modo favorirà il recupero di risorse europee?
È vero: spesso mancano i fondi, ma a volte anche i progetti e le iniziative coordinate in grado di sfruttare i fondi stessi. Si tratta di mantenere un rapporto stretto tra Enti locali, Regione, Stato, Unione Europea. Le opportunità ci sono: non dobbiamo lasciarcele sfuggire. Mi impegnerò  affinché ciò avvenga.

Circa la candidatura Unesco, tema a lei molto caro, come intende impegnarsi ulteriormente, in ambito regionale?
La buona notizia è proprio di questi giorni. L’Icomos (organismo internazionale di valutazione tecnica delle candidature) ha confermato che abbiamo le carte in regola per poter ottenere il riconoscimento. La candidatura Unesco non dovrà solo occuparsi dei territori cosiddetti “core zone,” ma investire su tutto il territorio identificato come Langhe-Roero e Monferrato (denominazione in cui la nostra Provincia ricade nel suo complesso) e la Regione è, al riguardo, uno strumento essenziale. Mi renderò dunque parte attiva, affinché ciò avvenga.

La sua presenza nel Consiglio regionale, quale differenza potrà fare, nel complesso, in termini di attenzione al nostro territorio?
Vorrei portare le competenze che possiedo, l’esperienza amministrativa maturata, la voce degli astigiani, cercando la soluzione ai problemi di cui mi sono occupata in questi anni sia come amministratrice (bilancio, formazione professionale, tutela del paesaggio) sia nell’esercizio quotidiano della mia professione, a partire da una sburocratizzazione nei vari settori.

Manuela Zoccola

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