«Un piccolo volume per ricordare due straordinarie donne astigiane: Marisa Ombra e Anna Bravo».
Sono le parole di Paolo Monticone, presidente provinciale ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), in occasione della conferenza stampa svoltasi nei giorni scorsi nel cortile di Palazzo Ottolenghi. Presenti anche il vice presidente provinciale Guido Cardello e la professoressa Laurana Lajolo.
Per l’occasione è stato infatti presentato il volume “Vivere e studiare la Resistenza”, pubblicato dall’associazione.
«Non avendo potuto ricordare, come era in programma lo scorso anno, le figure di Marisa Ombra e Anna Bravo – ha esordito Monticone – abbiamo pensato di stampare questo volumetto che verrà dato in omaggio a tutti coloro che si tessereranno nel 2021 e a tutti i cittadini che vorranno saperne di più su queste straordinarie donne astigiane».
La pubblicazione
Il volume riporta i ritratti, tracciati da Laurana Lajolo, di Marisa Ombra e Anna Bravo, scomparse entrambe nel 2019, apparsi sul “Quaderno di storia contemporanea” dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”. Inoltre contengono il testo degli interventi che le due protagoniste tennero nel corso del convegno “Contadini e Partigiani” svoltosi tra Asti e Nizza Monferrato dal 14 al 16 dicembre 1984. «Due generazioni di donne (Marisa Ombra è nata nel 1925, Anna Bravo nel 1938) che hanno raccontato la storia», ha detto di loro Laurana Lajolo. «Marisa era una partigiana combattente che operava nelle Langhe e nel Monferrato e che, in seguito, si dedicò alla politica, iniziando come funzionario della Federazione Comunista di Asti. Anna, attenta ai temi della politica, della guerra, della violenza nel ‘900 e alla storia delle donne, durante la giovinezza entrò in contatto con testimonianze dirette di partigiani traendovi ispirazione per la sua tesi di laurea. E portando, dalla fine degli anni ’70, un rinnovamento nella metodologia di studio per la Resistenza».
La celebrazione del 25 Aprile
Nel corso della conferenza stampa si è poi parlato della celebrazione del 25 Aprile, che si svolgerà sul modello di quella dello scorso anno a causa della pandemia. «Difficilmente si potrà fare qualcosa di più», ha sottolineato Paolo Monticone. «Ci confronteremo con il sindaco Rasero e il Prefetto Terribile, ma probabilmente, all’ingresso del Bosco dei Partigiani, davanti alla lapide che ricorda i caduti alla lotta di Liberazione, verranno lette brevi frasi di Marisa Ombra e Anna Bravo. Inoltre, chi vorrà, il 25 aprile sarà invitato depositare un fiore sotto tutte le lapidi che ricordano i caduti».
La cerimonia si svolgerà davanti al Bosco dei Partigiani «per porre l’attenzione sullo stato di abbandono e degrado – ha ancora detto Monticone – di questo luogo che dovrebbe essere rispettato per il nome che porta e perché è un bellissimo polmone verde nel centro della città. Un bosco che ha accolto generazioni di bambini ma che va pulito e messo in sicurezza. Se ciò non accadesse – ha continuato il presidente Anpi – il Boschetto verrà risistemato da volontari ANPI».
La proposta di legge
Infine è stato evidenziato come la proposta di legge che punisce la propaganda di fascismo e nazismo, anche on line, nata dalla proposta del sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, ha ampiamente superato il numero delle 50mila firme necessarie per essere depositata in Parlamento. Solo nell’Astigiano si sono superati i 500 consensi. «L’antifascismo è un valore da non dimenticare – ha commentato infine Guido Cardello – e il fascismo una malattia da sconfiggere».