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Attualità

Approvata la Tari: aumenti per molti
e sconti per chi espone i bidoni

Il Consiglio comunale ha approvato in zona Cesarini le tariffe della nuova Tari, la tassa sui rifiuti che ha sostituito la vecchia Tares. Il via libera alle diverse pratiche collegate all’introduzione della tassa sono state approvate quasi allo scadere delle 5 ore, al termine di un dibattito che, sostanzialmente, è servito ancora una volta per discutere sia di costi ma, in gran parte, di Asp. E’ stata infatti l’ex municipalizzata a finire sul banco degli imputati…

Il Consiglio comunale ha approvato in zona Cesarini le tariffe della nuova Tari, la tassa sui rifiuti che ha sostituito la vecchia Tares. Il via libera alle diverse pratiche collegate all’introduzione della tassa sono state approvate quasi allo scadere delle 5 ore, al termine di un dibattito che, sostanzialmente, è servito ancora una volta per discutere sia di costi ma, in gran parte, di Asp.

E’ stata infatti l’ex municipalizzata a finire sul banco degli imputati soprattutto durante gli interventi dei consiglieri di minoranza che sono tornati a fare due conti in tasca al Comune riproponendo l’opportunità di vendere la quota pubblica dell’Asp e passare la gestione dei rifiuti ai privati, dopo regolare gara, sperando così di abbassare i costi e quindi le bollette a carico degli astigiani. La Tari, come anticipato nei giorni scorsi, nasce con un forte handicap (i crediti non riscossi) che ha obbligato l’amministrazione comunale a rivedere le tariffe per le utenze domestiche (i nuclei meno numerosi – fino a 2 componenti – pagheranno qualcosa in meno, i restanti fino al 6% in più rispetto al 2013) e ciò ha significato vanificare l’assenza, nella tassa del 2014, di quei 30 centesimi a mq che lo Stato aveva imposto per se stesso nell’ultima rata della Tares.

Così molte famiglie continueranno a pagare come lo scorso anno perché l’amministrazione ha dovuto reperire un ulteriore gettito, con un prelievo aggiuntivo pari a circa 1.750.000 euro, destinato ad alimentare un fondo per pareggiare i crediti non riscossi dall’Asp dal 2004 al 2013. Per dirla più semplicemente ci sono 13 milioni di euro di bollette dei rifiuti non pagate, risalenti proprio a quel periodo, che hanno messo in allerta anche i revisori dei conti del Comune perché, essendo l’Asp di proprietà dell’Ente al 55%, il buco sui crediti non riscossi si ripercuoterebbe negativamente sul bilancio. Anche per questo motivo il collegio dei revisori ha bocciato il Consuntivo del 2013 lanciando l’ennesimo segnale di pericolo.

«Secondo i conti fatti dal Comune – spiega il sindaco Brignolo in una nota stampa – con questi accantonamenti, da inserire nelle bollette anche degli anni venturi, il problema dei vecchi crediti 2004-2013 sarà riassorbito man mano che gli stessi diventeranno inesigibili, in un lasso di tempo che potrebbe andare tra i 10 e i 15 anni, a seconda di quale risulterà l’effettivo ammontare degli stessi». Per mettere in sicurezza i conti sulla tariffa 2014 è stato approvato un prelievo aggiuntivo di 893.000 euro che si aggiunge ad un fondo interno al bilancio, ricavato vincolando una parte dell’avanzo di amministrazione del 2013, di 1.239.000 euro. Questo darà un primo accantonamento di oltre 2 milioni di euro e, per evitare che il problema si riproduca in futuro, è stato anche aumentato al massimo consentito per legge il fondo per le possibili insolvenze, ovvero da 80.000 a 860.000 euro.

Sicuramente non saranno felici di ricevere la bolletta della Tari gli ambulanti che, alla fine, sono tra i più bastonati dalla nuova tassa perché dovranno pagare circa 235.000 euro al posto dei 60.000 euro sborsati nel 2013 (come ricordato dal sindaco e dall’assessore Canella l’atipicità fu però l’eccessivo sconto nel 2013, pari a circa un decimo del costo di rimozione e smaltimento, dovuto alle tariffe decretate d’ufficio dal governo Monti). Aumenti sì, ma anche sconti, almeno per chi vorrà collaborare con il servizio di raccolta rifiuti. «La riduzione della bolletta sarà particolarmente visibile per le famiglie che accetteranno di esporre i bidoni sulla pubblica via – ricordano gli amministratori – Questi utenti beneficeranno, infatti, di uno sconto aggiuntivo dell’11%. Per le famiglie che non vorranno lo sconto per l’esposizione dei bidoni il “conto” sarà sostanzialmente invariato – proseguono – si va da un -6% a un +6% per le famiglie più numerose».

Secondo le intenzioni la città sarà comunque più pulita grazie al mantenimento dello spazzamento meccanizzato anche in inverno, ad una maggiore manutenzione di aiuole, fossati, di alcuni spazi pubblici fino ad oggi “terra di nessuno”, ad una nuova campagna informativa (mancava da 8 anni) e grazie alla presenza di quattro ausiliari ambientali incaricati di effettuare controlli mirati nei luoghi adibiti a discariche abusive o sul corretto conferimento dell’immondizia nei sacchetti. Anche quest’anno la tassa sarà pagata in tre rate con scadenza il 16 giugno, 16 settembre e 16 dicembre.

Riccardo Santagati

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