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Attualità

Studenti “Artom” realizzano la casa domotica

E’ stato trasformato in una casa domotica, dotata cioè di funzioni automatizzate particolarmente utili ai disabili

E’ stato trasformato in una casa domotica, dotata cioè di funzioni automatizzate particolarmente utili ai disabili. Parliamo dell’ex alloggio del custode interno all’istituto tecnico industriale “Artom”, recentemente ristrutturato dall’Amministrazione provinciale ma finora privo di utilizzo.

L’inaugurazione è avvenuta nei giorni scorsi, alla presenza del dirigente scolastico Giorgio Marino, di alcune autorità cittadine (tra cui il sindaco Fabrizio Brignolo) e dei protagonisti che hanno curato la realizzazione del progetto.

Sono infatti stati coinvolti numerosi studenti del triennio, appartenenti ai tre indirizzi attivi nell’istituto (meccanico, elettrico e informatico), seguiti dagli insegnanti Mirella Torta, Raffaele Nappo e Michele Garofano. Insieme hanno dato vita al progetto avviato a seguito del bando del Ministero dell’Istruzione 2014, inerente la diffusione della cultura scientifica.

«Il progetto – commenta la professoressa Mirella Torta – è durato un anno, da marzo 2015 a marzo 2016, e ha visto come partner l’Amministrazione provinciale. L’obiettivo era realizzare, partendo dalla tesina di due ex studenti diplomatisi l’anno scorso, una casa domotica, ovvero con diverse funzioni automatizzate. Mi riferisco, nello specifico, al fatto di poter accendere e spegnere le luci, alzare e abbassare le tapparelle, gestire le telecamere di videosorveglianza attraverso una App Android gestibile da smarphone o tablet. Il tutto realizzato – è questa è la differenza con i sistemi attualmente presenti sul mercato – con materiale a basso costo».

Nel corso del progetto i ragazzi, i docenti e il personale della Provincia hanno anche seguito un corso di formazione tenuto dal Csp Piemonte. Inoltre i ragazzi sono stati seguiti dall’azienda “Newtech” che li ha coordinati nella realizzazione del sistema elettrico della casa. «Da sottolineare – prosegue Mirella Torta – che, con questo progetto, abbiamo creato, dal punto di vista didattico, moduli trasversali tra i vari indirizzi che potranno essere replicati anche in altri progetti».

Ma i risvolti dell’iniziativa non si limitano al versante scolastico. «Potenzialmente – conclude la docente – la casa domotica si presta a vari sviluppi pratici, come quello di diventare uno spazio di confronto sul tema aperto alla cittadinanza o favorire la nascita di una start up da parte un gruppo di ragazzi».

Elisa Ferrando

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