Per cinquant’anni quel negozio è stata il suo salotto oltre al suo posto di lavoro. E ancora fino a Natale, chi è entrato alla cartoleria Bagnasco sotto i portici di via Gobetti l’ha vista seduta sulla grande e antica bilancia rossa usata per pesare la carta pronta a fare gli auguri a tutti i suoi clienti, fossero occasionali o “storici”. Poi si è arresa: Giovanna Gerbi è mancata qualche giorno fa, all’età di 83 anni.
Nella cartoleria Bagnasco ci lavorava con il marito Sergio dal 1971; un negozio storico, che si narra fosse stato fondato da un garibaldino con il compenso dell’impresa dei Mille. Un negozio che è rimasto sempre uguale, custode di un commercio che non si arrende e che resiste per affermare l’importanza dei rapporti umani fra chi vende e chi compra in una dimensione riconosciuta e premiata dalla clientela.
La signora Gerbi ha perseguito tutta la vita questa filosofia di lavoro: il negozio era il luogo in cui lei intesseva le sue amicizie. I suoi clienti erano molto più di persone che andavano a servirsi da lei: si confidavano e lei si interessava a loro, ricordava di tutti se avevano figli, mariti, mogli o genitori anziani di cui si informava e ai quali mandava i suoi saluti.
Da quel piccolo negozio nel cuore della città, la signora Gerbi aveva il polso di cosa capitava sentendosene parte e avvertendo la responsabilità di dare il suo contributo di cortesia e gentilezza.
Un’eredità spirituale importante per i figli Daniele e Marinella che l’hanno affiancata da anni nella gestione del negozio e che ora lo portano avanti nel suo ricordo. Con lo sguardo che tante volte, durante l’orario di apertura, corre a quel piatto della bilancia che era stato il colorato e singolare trono di una custode del commercio astigiano.
Daniela Peira