Mentre proseguono le indagini dei carabinieri per accertare l’esatta dinamica della morte di Hajrudin Seferovic, 13 anni, il ragazzo morto la notte di Capodanno dopo essere stato colpito al campo rom di via Guerra da un proiettile di un fucile da caccia calibro 12, c’è chi tenta di stemperare le tensioni che si sono riaccese, soprattutto su Facebook, tra molti astigiani e la comunità rom. La morte di Hajrudin è stata commentata per giorni e la notizia è rimasta in primo piano anche grazie ai numerosi servizi giornalistici effettuati sia dai media locali sia dalle televisioni nazionali. Ma anche davanti alla drammatica morte di un ragazzo non sono mancati commenti razzisti, violenti, di certo non appropriati e che la dicono lunga sulle mai risolte difficoltà di integrazione della comunità rom con il tessuto sociale della città.
L’ultimo ad evidenziare questi problemi, partendo proprio dai commenti «razzisti» comparsi sui social, è lo youtuber Pro Copio già protagonista di numerosi video di denuncia sull’abbandono di rifiuti e sul degrado in cui versano alcune zone di Asti. Questa volta Pro Copio cambia tema, ma lancia un messaggio a tutti: «Bisogna dire no al razzismo e no al bullismo contro i rom». Pro Copio nel suo ultimo video si è recato al campo rom per parlare con uno dei residenti e «chiedere scusa da parte di tutti gli astigiani per le frasi scritte sui social».
Nel video prende la parola uno dei rom che racconta di abitare in via Guerra da 18 anni. «Questo posto è abbandonato dal Comune, da tutti, – spiega – ma quando vogliono farsi pubblicità vengono qua. Io stesso ho tentato di uscire dal campo, di integrarmi per dare un futuro migliore ai miei figli, ma quando sentono che abito in via Guerra, mi impediscono anche di parlare». «La gente deve sapere – continua l’uomo – che non siamo tutti uguali e pericolosi: come c’è lo zingaro cattivo, c’è anche l’italiano cattivo».
Pro Copio lancia quindi l’appello all’amministrazione Rasero affinché «prenda provvedimenti e aiuti queste persone che intendono lasciare il campo rom».
Si sa che anche il questore di Asti, Sebastiano Salvo, ha indicato tra le priorità lo sgombero del campo rom per intervenire con una bonifica della zona così da eliminare le troppe criticità che metto a rischio la salute dei residenti.
L’amministrazione comunale sta lavorando ad un Piano di trasferimento dei rom in un altro luogo, ma anche di incentivi ad abbandonare l’idea di vivere in un campo per sempre. Si stanno valutando dei luoghi dove poter allestire una sorta di tendopoli temporanea anche se, essendo i nomadi di via Guerra occupanti senza titolo e difficile credere che, una volta bonificato il campo, saranno riportati al punto di partenza come se nulla fosse. Di certo non lo vuole la Lega, parte della compagine che governa la città, che ha già detto di escludere a priori un ritorno dei rom in via Guerra dopo la messa in sicurezza dell’area che, invece, secondo alcune voce, sarebbe riconvertita per ospitare una nuova attività produttiva.
Il video integrale di Pro Copio può essere visto all’indirizzo https://youtu.be/0ex6OdXTMr0
Riccardo Santagati
3 risposte
Mi chiamo Sandro Mancini 62 anni e posso dire di essere uscito da Covid grazie alla grande professionalità del personale tutto di Asti
Ho scritto alcune pagine che vorrei rendere pubbliche de possibile vostro tramite
Buonasera signor Sandro,
può scriverci la sua testimonianza a sito@lanuovaprovincia.it indicando anche un suo numero di telefono. Grazie
Evidentemente il sig. Mancini ha sbagliato sezione.
Giusto dire no al razzismo verso i Rom, una comunità che si è integrata e vive orgogliosamente il proprio fare parte del territorio !!!!!!!