A 30 giorni dall’entrata in funzione del sistema di pagamento “free flow” sull’Asti-Cuneo c’è ancora poca chiarezza su come funzionerà, dove gli astigiani inizieranno a pagare e come.

Perché, questo è certo, parecchi astigiani che oggi usano l’A33 gratuitamente fino all’uscita di Costigliole/Govone dovranno pagare per continuare a passare sulla stessa strada. Non pagheranno, invece, coloro che usciranno allo svincolo di Isola per la statale o verso il tunnel dei Molini e viceversa. Proprio per fare chiarezza sull’attivazione del “free flow”, prevista il 1° marzo, abbiamo chiesto alla società Asti-Cuneo di spiegare il suo funzionamento e come inciderà sugli spostamenti verso il sud Astigiano.

«Il sistema di pagamento “free flow” consente l’esazione del pedaggio senza soste né rallentamenti alle barriere grazie all’identificazione e alla classificazione del veicolo al suo passaggio sotto ai portali di rilevamento, consentendo il calcolo automatico dell’importo dovuto per il tratto autostradale effettivamente percorso. – rispondono dall’A33 – L’impiego del “free flow” comporta notevoli vantaggi in fatto di sicurezza e sostenibilità: elimina code e rallentamenti che sono fattori di rischio e causa di emissioni inquinanti». Per quanto riguarda il pagamento del pedaggio, da Asti verso Alba «l’utente dovrà corrispondere il pedaggio se il suo viaggio proseguirà oltre lo svincolo di Isola e il pedaggio sarà legato al tratto autostradale effettivamente percorso. Il segmento autostradale fino a Isola rimarrà libero per le percorrenze locali per coloro che transiteranno solo sotto il portale 1».

Questo vale in entrambi i sensi di marcia. Quindi nessun pagamento per raggiungere Canelli o Nizza passando dalla galleria dei Molini mentre subito dopo lo svincolo di Isola si passerà sotto il portale 2 dando inizio alla tariffazione. Pagheranno coloro che usciranno a Costigliole, svincolo più vicino anche a Motta, Castagnole delle Lanze, Boglietto, Coazzolo e San Martino Alfieri.

Da qui la preoccupazione di quanti temono un effetto domino sul traffico lungo la strada statale 231 la quale, poiché sarà l’alternativa gratuita del tragitto, potrebbe tornare a essere molto più trafficata.

Come si pagherà

Importanti novità riguardano anche il pagamento del “free flow” che punta in larga parte al digitale dal momento che sparirà la barriera di Govone. Ma le tariffe saranno tali «da mantenere l’invarianza economica per coloro che percorrono l’intera tratta».

«Le persone che utilizzano un dispositivo di telepedaggio (come Telepass, Unipol, Axxés, DKV, Toll Ticket) saranno automaticamente identificate dai portali di rilevamento e il pedaggio sarà addebitato secondo le modalità concordate con il fornitore del servizio. – precisano dall’Asti-Cuneo – Chi non dispone di un dispositivo di telepedaggio potrà pagare online entro 15 giorni dall’avvenuto passaggio, registrandosi al sistema Conto Targa o regolarizzando la propria posizione come utente ospite. Nel sito saranno disponibili per il pagamento i transiti effettuati entro le 24h dall’avvenuto passaggio in autostrada. Inoltre sarà possibile regolarizzare il pedaggio recandosi all’infopoint che verrà aperto negli uffici della concessionaria a Govone o nei due terminali di pagamento predisposti nelle aree pubbliche di Alba e Asti».

Dal 1° febbraio sarà comunque attivato un numero gratuito, 800.033.021, che fornirà informazioni e supporto agli utenti sulle modalità di pagamento «ma che non consentirà il pagamento telefonico del pedaggio».

Pedaggi e “free flow”, parlano Gabusi e Carosso

Sul “free flow” non si poteva ottenere più gratuità per gli astigiani? L’abbiamo chiesto all’assessore regionale Marco Gabusi e al vicepresidente Fabio Carosso entrambi residenti nel sud Astigiano. «Per Costigliole non cambia nulla, in negativo può cambiare per Castagnole, che però fruisce di 8 Km di autostrada – osserva Gabusi – Andando verso Alba cambia in positivo perché non si pagano più 2,60 euro, ma meno». Sull’aumento del traffico sulla provinciale «è tutto relativo perché, se guardiamo Castagnole, parliamo di 3.000 persone e non tutti passano da lì». «Con il “free flow” non ha più senso uscire e rientrare dall’A33 perché si paga comunque. Ma – evidenzia Gabusi – ricordiamo che abbiamo ottenuto i primi 2 km di autostrada gratis».

Per Carosso la questione è chiara: «Sono aziende private, la politica non incide su queste questioni e non comandiamo noi in casa di altri. Ma non tutti i mali vengono per nuocere perché ho parlato con due attività, tra Isola e Motta, contente perché magari qualcuno tornerà a fermarsi». Poi aggiunge: «Dalla rotonda della Motta ai Bricchi ci metti un minuto in più rispetto all’A33». Sull’eccessiva tecnologia per i metodi di pagamento Carosso sottolinea che «il mondo evolve, corre molto velocemente e adattarsi ai cambiamenti è sempre un fastidio, ma credo che dobbiamo dare le infrastrutture ai turisti che arrivano nel Monferrato. Oggi l’80% delle persone che frequentano le autostrade ha il Telepass. Fare polemiche su queste questioni non mi trova d’accordo».

[nella foto l’installazione del “free flow” sull’A33]