Un consorzio in salute, forte di numeri in crescita nonostante la pandemia, che si rinnova guardando al mondo che cambia. Partendo dai vertici, che dovranno guidare l’ente in un mare solcato da venti di sfida e scosso dalle onde dell’incertezza. Lorenzo Barbero è il nuovo presidente del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg. Lo ha nominato il consiglio di amministrazione, anch’esso rinnovato, nel suo primo incontro dopo le votazioni on line, le prime nella storia dell’associazione.
Classe 1961, enologo, Barbero è direttore dello stabilimento Campari di Canale d’Alba. Succede a Romano Dogliotti, moscatista, che ne ha retto le sorti dal 2017. L’uomo del Moscato di Castiglione Tinella ha scelto, dopo oltre trent’anni, di non far parte dell’organo direttivo. «Lascio ai giovani, alle nuove leve chiamate ad affrontare un momento difficile» aveva detto nelle settimane scorse. Un’alternanza tra parte agricola e rappresentanza delle industrie spumantiere che garantisce solidità e compattezza in un comparto ad effervescenza naturale.
Ad affiancare il nuovo presidente ci sono Stefano Ricagno, in qualità di vicepresidente senior, Piergiorgio Castagnotti, Flavio Giacomo Scagliola, Massimo Marrasso e Bruno Fortunato. «Sono onorato di essere stato eletto alla guida del Consorzio – è stato il suo breve saluto poco dopo l’elezione nella conferenza stampa di presentazione ai giornalisti -. Il mio lavoro sarà la logica conseguenza di quanto fatto sino ad ora affrontando la nuova realtà che abbiamo davanti».
Occasione per parlare dei tanti aspetti di un mondo che racchiude anime, uomini, sentimenti e sentire diversi. Anzitutto i numeri, presentati dal direttore Giacomo Pondini. Si scopre, così, che la produzione di Asti e Moscato d’Asti nel 2020 è aumentata del 8,4% rispetto al 2019, con 91 milioni 590 mila bottiglie che superano di 7,1 milioni di pezzi quanto uscito dalle aziende l’anno precedente (erano state 84 milioni 490 mila). Le bollicine dolci si attestano a 53 milioni 420 mila di imbottigliato (+4,3%), mentre vola il “tappo raso”: 38 milioni 169 mila bottiglie a fronte dei 33 milioni 169 mila del 2019, mettendo a segno un deciso +14,7% di crescita.
Giovanni Vassallo