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Asti, gli ambulanti del mercato pronti alla protesta di piazza «se le loro istanze non fossero ascoltate dal Comune»

Il Goia Fenapi liquida la protesta di Ana e Fiva definendola «un flop» mentre le forze di minoranza in Consiglio interpellano l’assessore perché relazioni su come intenda intervenire per aiutare il settore

Lo stato di salute del commercio ad Asti continua a far parlare di sé facendo preoccupare associazioni e consiglieri comunali di minoranza. Tutto questo mentre si attendono le soluzioni che il nuovo assessore Loretta Bologna ha annunciato per cercare di sostenere il comparto, sia per quanto riguarda il commercio fisso, sia quello ambulante. Su quest’ultimo, in particolare, torna a sentirsi la voce del Goia Fenapi di Asti e del suo presidente, Andrea Percia, che non soltanto critica il piano annunciato dal Comune per cercare di ottimizzare il mercato unificato di piazza del Palio, ma etichetta come “grande flop” la manifestazione pro-ambulanti di Ana e Fiva avvenuta alcuni giorni fa.

«Il totale fallimento della manifestazione organizzata da Ana e Fiva ad Asti è la prova lampante di quanto queste sigle siano ormai distanti dalla realtà che vivono quotidianamente gli ambulanti – commenta Percia sottolineando la scarsa adesione all’evento da parte degli ambulanti, con sole due persone presenti – Un gesto che parla da solo e che dimostra come queste associazioni non rappresentino più nessuno. La categoria non è più disposta a farsi prendere in giro, certo non con una messinscena come quella organizzata da Ana e Fiva».

Per il Goia i responsabili dell’attuale situazione in cui versa il mercato di piazza del Palio, tra rinunce e riconsegna delle licenze, senza dimenticare la scarsa presenza di clienti anche al mercoledì, giornata considerata da sempre strategica per gli incassi, sarebbero facilmente identificabili. «Prima un’amministrazione che ha promesso un “supermercato all’aperto” spostando il mercato in piazza del Palio, nonostante la contrarietà dimostrata dalla categoria e con l’esito disastroso che noi stessi avevamo annunciato, con il risultato di svuotare il centro e danneggiare gravemente il nostro lavoro. Poi, le stesse associazioni che hanno appoggiato questa decisione senza mai difendere concretamente i lavoratori. Il Goia Fenapi – aggiunge Percia – ha sempre agito con serietà e coerenza a difesa della categoria. Abbiamo ascoltato le esigenze degli ambulanti, avanzato proposte concrete e combattuto per i loro diritti. Oggi l’amministrazione e l’assessora Bologna sanno perfettamente chi rappresenta realmente gli operatori del mercato di Asti e con chi devono confrontarsi. Questo confronto deve avvenire subito, senza ulteriori indugi. Ogni giorno che passa aggrava la situazione di un mercato in agonia e chi lo ha condotto a questo punto deve finalmente assumersi le proprie responsabilità».

Per questo il Goia si dice pronto a rialzare il tono dello scontro: «Se le nostre istanze non verranno ascoltate con la dovuta attenzione, torneremo in piazza. Questa volta non saremo certo in due, come Ana e Fiva. Scenderemo in piazza con tutti coloro che lavorano duramente, che hanno perso clienti a causa di scelte sbagliate e che pretendono rispetto per il proprio lavoro. Questo mercato, così com’è, non è più accettato né dai commercianti né dai cittadini. Le proposte avanzate finora sono il frutto di decisioni unilaterali prese da pochi, prive di alcuna legittimità. Ora è il momento di voltare pagina, e noi del Goia Asti Fenapi siamo pronti a fare la nostra parte con l’amministrazione, ma solo per un vero cambiamento».

I gruppi consiliari di minoranza interpellano l’assessore sullo stato di salute del commercio

Anche tra i banchi del Consiglio comunale il tema “commercio” continua a far discutere. I gruppi di minoranza Prendiamoci cura di Asti – Asti Oltre,  Verdi Europa, Uniti si Può, Ambiente Asti, Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interpellanza all’amministrazione Rasero evidenziando che «il commercio astigiano da alcuni anni risente in modo significativo della crisi del comparto che si manifesta in continue chiusure di attività commerciali nelle vie del centro e in quasi tutti i quartieri cittadini».

I consiglieri ricordano che nel corso dell’ultima commissione sul commercio sono state presentate diverse proposte per aiutare gli esercenti. «Il surplus non erogato avanzato da bando sui Distretti del Commercio, pari a 169.000 euro circa, dev’essere investito per aiutare i commercianti astigiani» suggeriscono i consiglieri. Tra i consigli proposti, quello di cercare di incentivare i proprietari dei negozi «a ridurre il canone di affitto mensile attraverso una riduzione dell’Imu o della Tari». Il Comune vuole sostenere il commercio con alcuni interventi mirati, tra cui l’elettrificazione dei banchi (area alimentari del mercato) e la costruzione di nuovi bagni in piazza del Palio, l’acquisto di arredi per il centro storico, un nuovo impianto elettrico in piazza Catena e con la piantumazione di nuovi alberi in centro.

Al di là di queste idee, per le forze di minoranza è necessario che entro il mese di maggio venga convocata la Commissione consiliare del Commercio insieme alle associazioni di categoria per discutere insieme di progetti futuri.

[nella foto un’immagine di repertorio del mercato unificato in piazza del Palio]

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