Primo Consiglio provinciale dopo le elezioni del 24 novembre che hanno determinato la nuova composizione dell’assemblea. Il presidente Maurizio Rasero ha convocato la riunione per la convalida degli eletti nelle due liste che si sono presentate alle votazioni di secondo livello a cui sono stati chiamati solo i sindaci e i consiglieri comunali in carica.
La lista “Progettiamo l’Astigiano” ha ottenuto 55.774 voti ponderati mentre “Insieme per la Provincia Asti” 26.305 voti ponderati. Per la lista “Progettiamo l’Astigiano” sono stati eletti: il sindaco di Nizza Simone Nosenzo (voto ponderato 12059), il sindaco di San Damiano Davide Migliasso (v.p. 11028), il consigliere comunale di Passerano Marmorito Davide Massaglia (v.p. 7745), il sindaco di Monastero Bormida Luigi Gallareto (v.p. 6357), il sindaco di Mombercelli Ivan Ferrero (v.p. 5975), il sindaco di Capriglio Tiziana Gaeta (v.p. 5909) e il sindaco di Castagnole delle Lanze Calogero Mancuso (v.p. 5396). Per la lista “Insieme per la Provincia Asti” sono stati eletti: il sindaco di San Martino Alfieri Andrea Gamba (v.p. 6705), il consigliere comunale di Canelli Alessandro Negro (v.p. 6573) e il consigliere comunale di Asti Mauro Bosia (v.p. 5197). Per quanto riguarda l’affluenza alle urne, gli elettori chiamati a rinnovare il Consiglio provinciale sono stati 1.311, ma i votanti sono stati 921.
«Sono state elezioni di secondo grado – sottolinea il presidente Rasero – che hanno chiamato al voto i 117 sindaci e tutti i consiglieri dei Comuni astigiani per un totale di 1.311 amministratori. Hanno votato in 921 ed è un buon risultato considerato che il peso del voto ponderato (si basti pensare che il voto di Asti capoluogo ha un indice di ponderazione di 1.060 mentre un Comune con popolazione al di sotto dei 3.000 ha un valore di 29) può essere motivo di astensionismo, ma gli amministratori locali hanno fatto prevalere il dovere morale per dare forza e valore all’ente per un ritorno, quanto prima, alle elezioni di primo livello di cui sono forte sostenitore. La Provincia è fondamentale – conclude Rasero – non tanto per il Comune capoluogo, ma soprattutto per i piccoli Comuni. Come per il Consiglio precedente, rinnovo la mia disponibilità a coinvolgere anche i componenti eletti della lista meno votata per collaborare tutti insieme per il bene del territorio».
Il prossimo atto del presidente sarà la distribuzione delle deleghe e l’individuazione del vicepresidente.
[nella foto i consiglieri e il presidente Rasero – foto Billi]