Ancora segnalazioni di degrado, incuria e una richiesta di maggior cura della città a cominciare dai luoghi che dovrebbero essere una vetrina per la sua promozione. Come in piazza Castigliano dove basterebbe poco per migliorare nel suo complesso l’area dalla quale si può ammirare uno degli scorci più affascinanti della Cattedrale. Ma, nei pressi del parcheggio, spuntano graffiti sui resti delle Antiche Mura e sulle cabine dei sottoservizi, rifiuti abbandonati a terra e nelle fioriere, cornicioni delle aiuole ceduti, un lastrone di pietra posato a terra ai margini degli stalli, erbaccia che esce dal terreno e altri segni di scarsa manutenzione generale. Anche la segnaletica orizzontale dei parcheggi per i disabili, rifatta non molto tempo fa, si è già quasi cancellata del tutto.
Il Piano decoro annunciato dall’assessore Marco Galvagno interesserà il centro storico allargato, ma non si sa ancora se comprenderà piazza Castigliano.
I consiglieri di minoranza si prendono cura del verde
Nel frattempo c’è chi non aspetta le prossime mosse del Comune e ha deciso di agire per cercare di curare, anche come gesto simbolico, una piccola parte del verde pubblico. Alcuni consiglieri comunali di minoranza del gruppo Avs, con un giardiniere professionista e un paio di volontari, hanno intrapreso un’iniziativa spontanea per prendersi cura delle fioriere in piazza San Rocco, vicino allo spazio Kor, e in piazzetta San Brunone, in zona Cattedrale. «Ci siamo mossi spinti della profonda preoccupazione per lo stato di degrado del verde pubblico e la mancanza di manutenzione da parte del Comune – spiegano Vittoria Briccarello, Gianfranco Miroglio e Mario Malandrone – La situazione delle fioriere e delle piante in diverse zone della città è tragica. Molte piante sono completamente secche a causa della mancanza di irrigazione, specialmente durante i periodi di caldo intenso. Esempi lampanti includono un platano appena piantato in viale Pilone già completamente secco e carpini morti in piazzetta San Brunone».
Le fioriere sono state trovate piene di rifiuti, a testimonianza di un generale «scarso senso civico» che non aiuta a garantire il decoro. «Per il nostro intervento, che speriamo sia d’esempio, abbiamo speso 65 euro per l’acquisto di nuove piante (oleandri rossi e bianchi, lavanda, piante aromatiche come il timo), ma anche utilizzato materiali già in nostro possesso. Abbiamo pulito le fioriere, rimuovendo i rifiuti e tutte le radici delle piante vecchie e secche». Alcune piante morenti sono state salvate, una decina di vasi è stata oggetto di piantumazione, «ma quello che occorre è approvare un regolamento del verde cittadino che permetta di mapparlo, gestirlo e tenerlo sotto controllo». Intanto dopo l’annuncio del “Piano decoro”, Gianfranco Miroglio (Europa Verdi – Verdi) e gli altri gruppi di minoranza hanno presentato un’interpellanza per chiedere se sia necessario “sacrificare” gli arredi presenti «condannandoli a indecoroso oblio e a quasi certa, graduale autodistruzione» anziché effettuare «una facile operazione di restyling (antiruggine per le fioriere, “impregnatura” o tinteggiatura per le panchine, per altro robustissime), potendo poi destinare le risorse risparmiate a interventi analoghi in altri spazi cittadini al momento sprovvisti di arredi».
Una risposta
Inoltre per raggiungere piazza Castigliano da corso Alessandria bisogna fare cervellotici percorsi con incremento del traffico e dell’inquinamento. C’è ancora qualcuno che voterebbe questa “amministrazione”?
Maurizio Ercolani
residente.