Il titolo è senza dubbio evocativo, “Sviluppo sostenibile per una città vivibile”, e anche le proposte messe sul tavolo sono, per gli standard di Asti, a dir poco rivoluzionarie. Ma dire che potranno essere realizzate è tutta un’altra faccenda. L’associazione Asti Oltre ha presentato al Foyer delle Famiglie il suo “contropiano” del traffico che, se attuato, estenderebbe la Ztl del centro storico dagli attuali 170.000 mq (circa il 20%) a circa 460.000 mq (pari al 55%) e l’area pedonale da 40.000 mq (pari al 5% del centro storico) a circa 170.000 mq (indicativamente il 20%).
A presentare i dettagli e gli obiettivi della proposta sono stati il presidente di Asti Oltre, Andrea Berzano, e il referente del “dossier” Maurizio Lombardi. Presenti anche il segretario del sodalizio, Carlo Lisa e altri associati la cui realtà è rappresentata in Consiglio comunale da Roberto Migliasso. Cinque le coordinate che animano il progetto: revisione totale della mobilità nelle sue diverse componenti (zonizzazione, traffico, trasporto e parcheggi); riorganizzazione del trasporto pubblico; rivitalizzazione delle attività commerciali/artigianali attraverso la zonizzazione del centro abitato, Ztl e Ztm, e non di meno attraverso incentivi e fattiva opera di intermediazione che funga da calmiere degli affitti; transizione ecologica (abbellire zone pedonali, completare e ampliare la banda larga e incentivare la mobilità esterna su rotaia) a cui si aggiunge una campagna di capillare e continua informazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado e in tutte le famiglie.
Asti Oltre parte da un dato di fatto: «La vivibilità e soprattutto la tutela della salute pubblica sono il fulcro di questa proposta – spiegano i referenti – Non è più tollerabile che il coefficiente di polveri sottili come quello di Asti accordi la vita, mediamente, tra 14 e 18 mesi». Insomma, intervenire per cambiare radicalmente la mobilità cittadina è un atto dovuto perché lo sancisce anche il Piano di risanamento della qualità dell’aria approvato dal Consiglio regionale, ma soprattutto perché è in gioco la salute dei cittadini.
Ma come fare? Per Asti Oltre l’estensione della Ztl dovrebbe essere prioritaria: la zona a ridosso dell’ex ospedale, tutta piazza Alfieri, parte di corso Dante, per poi allargare il tiro fino alle Antiche Mura, la zona della Cattedrale, del Michelerio, piazza Catena, piazza Roma, la zona museale, ma anche via Roero, via Brofferio, via XX Settembre, via Sella, le piazze Statuto e Astesano e molte altre vie del centro dovrebbero essere chiuse al traffico non autorizzato. L’isola pedonale, che sarebbe ricompresa nella parte più ristretta della Ztl, dovrebbe tutelare tutto il cuore più storico della città, la zona del musei, delle torri medioevali, dei poli archeologici, etc. Va da sé che Asti Oltre chiede una Ztl rigida, dove l’acceso sia esclusivamente limitato ai residenti, ai mezzi pubblici, di soccorso, ai corrieri e mezzi di carico e scarico con una fascia oraria di accesso, per questi ultimi, indicativamente tra le 6 e le 10. Un giro di vite mai visto prima da queste parti.
Anche il trasporto pubblico locale dovrebbe essere rivisto «con un’articolata riorganizzazione delle linee e degli orari di servizio, assicurando tempi di percorrenza certi e di attesa accettabili con una maggiore frequenza nelle fasce di punta». Con i proventi dei parcheggi a pagamento il Comune dovrebbe allestire nuovi parcheggi scambiatori e finanziare un miglior trasporto pubblico. Proprio i nuovi parcheggi scambiatori, gratuiti o a tariffa agevolata, dovrebbero servire per assorbire circa 1.500 auto e Asti Oltre suggerisce di farli al Babilano, nell’area di sosta ex Waya, alla Coop di corso Alessandria, a Cinelandia, all’Esselunga di corso Ivrea, nella zona del Lungo Borbore, al Mercato Ortofrutticolo e nell’ex piazza d’Armi. I parcheggi dovrebbero essere serviti da navette dirette verso il centro, almeno ogni 15 minuti, per tutta la giornata. «Così facendo – spiegano Berzano e Lombardi – piazza del Palio potrà essere divisa in parti uguali, bianca e blu, mentre il mercato dovrebbe restare in piazza Alfieri e nelle zone pedonali limitrofe». Interventi anche sulle piste ciclabili con la proposta di estendere la rete e creare parcheggi per le bici nei pressi degli stessi parcheggi scambiatori.
Asti Oltre, che ha già illustrato il suo progetto al sindaco Maurizio Rasero e ai consiglieri comunali («Rasero ha trovato interessanti alcune delle nostre proposte» fanno sapere in conferenza stampa), porta alcuni numeri all’attenzione della città, come il fatto che estendere l’isola pedonale cancellerebbe circa 500 posti auto e che l’estensione della Ztl ne eliminerebbe circa 700 anche se la Ztm potrebbe assorbirne circa 3.500 a pagamento e circa 2.000 come zona bianca.
Ma, tra i tanti numeri riportati, non c’è quello del costo totale che avrebbe l’operazione nel suo insieme. «Non abbiamo fatto i calcoli – risponde il presidente Berzano – anche se abbiamo cercato di non produrre costi eccessivi. A parte la navette, i parcheggi scambiatori avrebbero i classici costi di gestione, ma il finanziamento del piano arriverebbe anche dalle entrate dei parcheggi blu che devono essere usate proprio per la mobilità, specie sul trasporto pubblico».
Senza dubbio il documento di Asti Oltre, che potrà essere consultato sul nuovo sito www.astioltre.it, apre un dibattito e un confronto tra le parti nella consapevolezza che Asti, per i residenti, pendolari e turisti, dovrà essere sempre più a misura di pedone e meno di auto.
[foto Billi]
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ma siete impazziti ?