In via Guerra, alla periferia est di Asti, tutto è pronto per inaugurare il nuovo grande hub per la vaccinazione di massa contro il Covid-19. L’immobile, di proprietà della Banca di Asti e concesso in uso all’Asl AT, con tutti i servizi, gratuitamente, fino a quando servirà, è stato oggetto di un sopralluogo da parte delle autorità locali.
Questa mattina il sindaco Maurizio Rasero, il presidente della Banca di Asti Giorgio Galvagno, il direttore generale dell’Asl AT Flavio Boraso, il presidente della Fondazione CrAsti Mario Sacco e il questore, Sebastiano Salvo, hanno visitato con i giornalisti la struttura che domani, sabato, diventerà operativa con le prime 600 inoculazioni.
Una struttura adeguata alle necessità che punta a vaccinare, a pieno regime, fino a 800 persone al giorno. L’immobile sarà sotto controllo da parte delle forze dell’ordine e dei volontari della protezione civile che si occuperanno di gestire il flusso degli utenti, evitando assembramenti all’ingresso.
Tutto è stato organizzato affinché non ci siano intoppi: una volta entrati nell’immobile e aver misurato la temperatura, si prenderà un numeretto e si attenderà la chiamata in una prima sala d’attesa dove gli utenti saranno anche divisi in base al tipo di vaccino che riceveranno.
Quindi si sposteranno in una delle 8 batterie vaccinali dove ad attenderli ci saranno un medico, due infermieri e una figura amministrativa. I medici saranno quelli dell’azienda sanitaria, ospedalieri che si sono resi volontari per questa attività, i volontari o i medici di medicina generale (una trentina quelli che si sono resi disponibili).
Dopo l’inoculazione ci si fermerà per 15 minuti in una seconda grande sala per verificare che non ci siano reazioni avverse cui far fronte. Quindi si potrà uscire da una seconda porta per raggiungere l’auto o i mezzi pubblici.
L’Asl AT, entro il 30 settembre, punta di vaccinare il target dato dal Governo, il 75% della popolazione così da raggiungere l’immunità di gregge necessaria a superare la fase più critica dell’epidemia.
L’hub di via Guerra è il più importante dell’Astigiano, ma resteranno aperti anche il punto vaccinale di via Scotti, dove si continueranno a fare i richiami per gli over 80, e quello dell’ospedale Massaia dedicato solo alle categorie più fragili.
Come sottolineato dalle autorità presenti questa mattina, «l’apertura dell’hub è un risultato che si è ottenuto grazie agli sforzi congiunti e alla collaborazione di tutti: Banca di Asti, Comune, Fondazione CrAsti, Asl e Prefettura».
«Per la Banca è stato un dovere mettere a disposizione questo immobile – commenta Galvagno – affinché la gente possa fruirne facilmente e bene». Boraso ha ringraziato tutti definendo l’immobile «ideale», ma rimarcando un dato altrettanto importante: «All’interno dell’hub non saranno stoccati i vaccini che resteranno all’ospedale; ogni giorno verranno portate le dosi necessarie per le inoculazioni».
Una precisazione che va a sgomberare ogni dubbio sul fatto che l’immobile, posizionato in una zona “nota” anche per problemi di sicurezza (i campi nomadi sono a poche centinaia di metri), possa diventare bersaglio di malintenzionati. L’hub è videosorvegliato e allarmato e la stessa via Guerra è dotata di telecamere anticrimine.
Ma la sicurezza sarà garantita non solo nel trasporto dei vaccini e per gli operatori che lavoreranno nell’hub. Anche gli utenti non dovranno temere di trovare spiacevoli sorprese dopo aver effettuato la vaccinazione perché la protezione civile e le forze dell’ordine presidieranno la zona.
«Non esiste una parte della città dove non si possa andare – rimarca il sindaco Rasero – Questo posto è anche più comodo che l’ospedale per chi arriva dalle frazioni o dai Comuni limitrofi della provincia. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per la sua apertura e, in particolare, la Banca di Asti che si dimostra ancora una volta una banca del territorio».
[foto AGO]