L’accordo per garantire la fornitura senza costi per il Comune
Mentre la questione degli incendi ai margini del campo nomadi è stata oggetto di un incontro in Prefettura, l’amministrazione Rasero è prossima a chiudere la partita della messa in sicurezza dell’impianto elettrico nel campo rom. Una scelta che consentirà al Comune di non dover più anticipare il costo dell’energia elettrica per poi bollettare l’importo diviso tra le singole famiglie.
Un risparmio per le casse del Comune dal momento che l’Ente garantirà solo più il funzionamento di un unico contatore da 1,5 KW per i servizi comuni (lampioni e bagni comuni) mentre la corrente principale sarà erogata da un altro contatore, da 50 KW, intestato a uno dei rom che si farà da “garante” verso il gestore della rete affinché i pagamenti siano rispettati. In caso contrario i rom rischieranno di restare al buio. Prima di formalizzare il nuovo allacciamento, intestato a uno dei residenti, il Comune cesserà l’erogazione della corrente dall’attuale contatore generale da 50 KW e questo causerà un’assenza di energia elettrica per un periodo stimato tra 15 e 20 giorni. Gli addetti ai lavori punteranno comunque a limitare il più possibile la durata del black out.
Ma chi vuole avrà il suo contatore indipendente
Ma non tutti i rom saranno obbligati ad allacciarsi al contatore del “garante” perché potranno chiedere una fornitura esclusiva tramite gli appositi contatori che saranno installati durante il rifacimento e la messa in sicurezza dell’impianto. Ancora al vaglio degli uffici l’identificazione di un secondo residente disponibile a intestarsi un altro contatore, da 50 KW, così da dividere l’erogazione di energia su due punti diversi e per due differenti gruppi di famiglie. Per il vice sindaco Marcello Coppo «si tratta di una soluzione che permetterà di responsabilizzare i residenti ed eviterà al Comune di dover continuare a pagare la corrente garantendogli un risparmio di risorse». Il prossimo passo sarà intervenire sulla fornitura dell’acqua sempre in un’ottica di abbattere gli sprechi e limitare i costi per l’Ente comunale.