Il “Giorno del ricordo”
Anche i Comuni dell’Astigiano partecipano alla celebrazione del “Giorno del Ricordo”, che si commemora oggi, 10 febbraio, esponendo le bandiere istituzionali a mezz’asta. «Così come disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – spiega ad esempio il sindaco di Costigliole d’Asti Enrico Cavallero – abbiamo esposto le bandiere nazionale ed europea a mezz’asta in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata», l’esodo istriano che comportò l’emigrazione forzata della maggioranza dei cittadini di nazionalità e di lingua italiana dalla Venezia Giulia, dal Quarnaro e dalla Dalmazia, e di molti cittadini italiani di nazionalità mista, slovena e croata, nel secondo dopoguerra (i giuliani e dalmati italiani che emigrarono dalle loro terre di origine furono tra i 250.000 e i 350.000 dal 1945 al 1956.). Il “Giorno del Ricordo”, istituito in Italia nel 2004, vuole «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». La data scelta, il 10 febbraio, è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara e la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, che prima facevano parte dell’Italia. Furono quasi 20 mila gli italiani torturati, assassinati e gettati nelle foibe, inghiottitoi naturali tipici delle aree carsiche, dalle milizie della Jugoslavia di Tito alla fine della seconda guerra mondiale. (Nella foto le bandiere del municipio di Costigliole nella giornata di oggi)
