Giovanna Beccuti, ex sindaco di Scurzolengo (oggi consigliere comunale) e vice presidente dellAsp, è il nuovo segretario provinciale del PD. Lelezione è avvenuta sabato mattina: a votarla 26
Giovanna Beccuti, ex sindaco di Scurzolengo (oggi consigliere comunale) e vice presidente dellAsp, è il nuovo segretario provinciale del PD. Lelezione è avvenuta sabato mattina: a votarla 26 membri dellassemblea provinciale nella quale si sono contate tre schede bianche. Beccuti succede a Giorgio Ferrero, assessore regionale allAgricoltura, di corrente renziana, dimissionario per sopraggiunta incompatibilità tra il suo ruolo in Giunta e quello in testa alla segreteria provinciale. «Lelezione è stata abbastanza condivisa – commenta il neo presidente – Ho prospettato una Segreteria in cui tutte le componenti del PD abbiano un ruolo, così come allinterno dellassemblea. Da oggi iniziamo a lavorare per un partito ancora più presente sul territorio e che affronti le problematiche locali».
L'elezione di Beccuti è avvenuta con i voti dei renziani ma anche della minoranza di SinistraDem «che ha ragionato con la candidata segretaria – si legge in un comunicato – trovando una ragionevole e quasi integrale risposta alle aspettative, con la garanzia di una Segreteria unitaria e paritaria». SinistraDem, inserendo i propri rappresentanti nella Segreteria, ha però chiesto listituzione di un vice segretario provinciale e di un vice presidente dellassemblea. Di ben altro avviso sono stati i civatiani dellassociazione Asti Possibile i quali, in una nota stampa, censurano la nomina di Giovanna Beccuti nei metodi e nel merito dopo che lassemblea aveva rifiutato di discutere e votare un odg con cui veniva chiesto un nuovo Congresso provinciale, tenuto conto della bufera politica esplosa durante quello del 2013 (boom di tesseramenti last minute, accuse incrociate di truppe cammellate e richieste di approfondite indagine per accertare eventuali responsabilità).
«Prendiamo atto del comportamento ambiguo e sordo della maggioranza del partito che nelle parole si dice aperta al confronto salvo poi non consentire di affrontare questioni controverse – commentano da Asti Possibile – Lo spazio e lagibilità politica allinterno del PD astigiano si sta via via assottigliando e appiattendo su posizioni acritiche e accondiscendenti verso qualsiasi decisione della dirigenza scaturita dal Congresso farsa del 2013, da noi già denunciato». Parole che non piaccono alla neo segretaria, pronta a replicare: «Anche a loro abbiamo chiesto di entrare nellassemblea provinciale ma non lhanno fatto. Lodg in questione, di cui si era già parlato in una precedente assemblea provinciale, non è stato ridiscusso sabato perché non era allordine del giorno. Detto questo, il Congresso è finito. Io non faccio politica pensando al passato né andando a controllare gli esiti di un Congresso per cui esistono appositi organismi deputati a farlo». Dopo Pasqua sarà invece ufficializzata la nomina dei restanti membri della Segreteria provinciale.
Riccardo Santagati