Sono state assegnate sabato, in Vescovado, sei borse di studio "targate" Progetto culturale della Diocesi e Università per lo svolgimento di tesi di laurea triennale, magistrale o di master
Sono state assegnate sabato, in Vescovado, sei borse di studio "targate" Progetto culturale della Diocesi e Università per lo svolgimento di tesi di laurea triennale, magistrale o di master nelle macroaree Economia e territorio, Ambiente e cultura e Servizi alla persona. A far gli onori di casa il vescovo Francesco Ravinale, accompagnato da Michelino Musso, responsabile del Progetto culturale diocesano; Michele Maggiora, presidente di Astiss, il consorzio che gestisce a livello amministrativo l'Università di Asti e Franco Valfrè, presidente della commissione valutatrice.
L'edizione di quest'anno è stata particolarmente ricca, in quanto sono state consegnate cinque borse ordinarie da 500 euro ciascuna e una speciale, da 2mila euro, finanziata dalla famiglia di Giuseppe Ratti, inegnere e ambientalista convinto, alla cui memoria è stato intitolato il bando 2015 per "la sensibilità vissuta nella Custodia del Creato". I vincitori sono stati: Gabriele Musso (tesi di laurea magistrale in Sociologia e Ricerca sociale dal titolo "La carriera deviante del giocatore d'azzardo"); Andrea Gramaglia (tesi di laurea triennale in Scienze motorie dal titolo "I benefici dell'attività fisica sulla terza età"); Laura Pellegrino (tesi di laurea triennale in Infermieristica dal titolo "Analisi delle modalità con cui gli studenti di infermieristica elaborano le esperienze di lutto vissute in tirocinio"), Barbara Venturello (tesi di laurea triennale in Servizio sociale dal titolo "Lavoro di Comunità e Servizio Sociale di comunità"). Infine Giulio Fracchia, scelto per la tesi di Master in Sviluppo locale dal titolo "Progetto nel cassetto: la progettualità degli attori locali per lo sviluppo rurale nell'Astigiano", che ha suscitato l'interesse dell'assessore regionale all'Agricoltura Giorgio Ferrero.
La borsa speciale da 2mila euro è stata assegnata a Tiziana Stobbione per la tesi di dottorato di ricerca in Scienze organizzative e direzionali intitolata "La creazione di valore nelle aziende sanitarie". L'elaborato affronta un tema di stretta attualità, e per l'importanza posta al valore delle persone all'interno del mondo sanitario è stata scelta come la più vicina al pensiero di vita di Giuseppe Ratti, in cui erano radicati forti principi etici «che ponevano l'uomo al centro e non al di sopra del Creato», come ha sottolineato lo stesso Valfrè. Tiziana Stobbione ha quindi ricevuto l'assegno dalla mani di Luisa Ratti, figlia di Giuseppe, per poi devolverlo subito al Consorzio Astiss per l'acquisto di un defibrillatore da collocare all'Università «con la speranza che non venga mai utilizzato». La donazione ha lasciato senza parole il presidente di Astiss, Michele Maggiora, che non ha potuto far altro che ringraziare sinceramente la vincitrice per il suo gesto inaspettato.
Alla cerimonia ha partecipato anche Carlo Ratti, professore universitario al MIT di Boston, che ha portato qualche suggerimento su come organizzare il futuro delle città: «Dobbiamo chiederci: come indirizzare lo sviluppo della città? Come vogliamo Asti tra cinque, dieci o vent'anni? Queste domande possono avere risposte nuove attraverso le nuove tecnologie. La rete serve per tastare il polso dell'intera comunità ed è fondamentale ascoltare le voci che vengono dal basso per predisporre un piano strategico per lo sviluppo di Asti, invece che calare dall'alto le decisioni». Lo spunto è stato colto dal sindaco Brignolo che gli ha chiesto di fissare un incontro per parlarne più approfonditamente.
e.f.