Strisce fantasma, buche, illuminazione carente, pericoli e insidie sulle strade: queste le criticità che i consiglieri comunali di minoranza Mario Malandrone, Vittoria Briccarello, Mauro Bosia e Gianfranco Miroglio hanno segnalato al Comune, ma anche alla Prefettura, nel dossier presentato alcune settimane fa mappando decine e decine di luoghi pericolosi per i pedoni, la circolazione stradale o la sicurezza dei ciclisti. A quel dossier, su cui stanno ancora lavorando attraverso il progetto on line “Asti SiCura”, l’amministrazione Rasero ha replicato per iscritto.
«Questa amministrazione è ben consapevole degli interventi di manutenzione da eseguire in città, siano essi programmabili o urgenti – rispondono il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore ai Lavori Pubblici Stefania Morra – Per quanto riguarda la segnaletica orizzontale, lo scorso anno la stessa è stata eseguita in numerosi punti della città […] La segnaletica orizzontale è stata eseguita fino ai primi giorni di dicembre, finché le condizioni climatiche lo hanno permesso. Nei mesi invernali non è tecnicamente possibile procedere con la ripassata per la presenza sulle strade di umidità e materiale proveniente dalla ingabbiature, oltre alle temperature basse. È intenzione riprendere i lavori di ripassata non appena le condizioni meteo lo permetteranno, presumibilmente verso marzo, sperando sia un mese non troppo piovoso».
Rasero e Morra hanno fatto presente che, nel dossier della minoranza, «risultano anche tratti relativi alle manomissioni connesse a svariati interventi di sottoservizi. In questo caso sono stati eseguiti i ripristini provvisori che richiedono un lasso di tempo per il normale assestamento dello scavo cui seguiranno i ripristini definitivi e la conseguente segnaletica orizzontale […] Per quanto riguarda invece le criticità delle strade e dei percorsi pedonali evidenziate, si precisa che sono in corso di perfezionamento i contratti di appalto con varie ditte per interventi di riasfaltatura e sistemazione di porzioni di pavimentazione in porfido; anche in questo caso si tratta di lavorazioni che si potranno intraprendere solo in primavera per evidenti ragioni meteorologiche».
La replica di Rasero e Morra, però, non è stata molto apprezzata, anzi sembra aver avuto l’effetto della benzina sul fuoco. I motivi si leggono nella risposta che i consiglieri Malandrone, Briccarello, Bosia e Miroglio hanno diffuso tramite i giornali.
«Leggere la risposta dell’amministrazione è, francamente, frustrante. Il tono rassicurante e il ricorso continuo a giustificazioni climatiche o tecniche non cancellano il fatto che Asti soffre di una cronica incuria che non trova risposte adeguate – osservano gli esponenti di minoranza – L’amministrazione parla di “piano strutturato”, di “condizioni meteorologiche” e di “esigenze tecniche”, ma nel frattempo i cittadini continuano a convivere con attraversamenti pericolosi, buche sempre più profonde e zone della città dove regna l’abbandono. Sanpietrini divelti e pavimentazioni pericolose? Sono ancora lì, in corso Alfieri e nelle piazze centrali, nonostante siano sotto gli occhi di tutti. Possibile che nel cuore della città non si riesca a intervenire con tempestività?
Segnaletica orizzontale invisibile? È una realtà ormai scontata in corso XXV Aprile, corso Torino e nelle vicinanze di scuole e parchi giochi. Non stiamo parlando di strade secondarie, ma di arterie principali dove il rischio per pedoni e automobilisti è quotidiano. E che dire di via Atleti azzurri, o via Al Duca ridotte a colabrodo o delle segnalazioni di problematiche di sicurezza nelle frazioni, da Quarto, a Canova, al Palucco alla direttrice su corso alba o corso Alessandria. Nei giorni in cui facevamo l’indagine diversi incidenti seri ci sono stati».
Per l’opposizione ci sarebbe un evidente problema di programmazione: «Parlare di cantieri e ripristini in due fasi (provvisoria e definitiva) sembra più un modo elegante per dire che i cittadini devono adattarsi a convivere con disagi infiniti. I “disagi temporanei” – aggiungono i consiglieri – stanno diventando permanenti, e ogni promessa di miglioramento sembra evaporare con la stessa rapidità con cui il porfido si sbriciola sotto le ruote delle auto. E poi si parla di “condizioni meteorologiche”: l’inverno non è certo una novità e non si può addossare la colpa alle stagioni ogni anno. Non parliamo di lacune stagionali, ma settennali, da anni non si mette mano e la situazione peggiora. La realtà è che manca una pianificazione seria e tempestiva, capace di prevedere interventi che si concludano nei tempi giusti, evitando di lasciare cantieri incompleti o di rimandare continuamente i lavori essenziali».
Una risposta
viale Partigiani è un disastro, davanti alla media Brofferio assenza di segnalatica, idem in via conte verde , però, continuano a “ripassare” gli stessi punti e l’inverno non mi pare fermi gli stalli blu…