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Anche negli USA ci si innamoradel castello di Cortanze
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Anche negli USA ci si innamora
del castello di Cortanze

E' uno dei castelli meglio conservati dell'Astigiano, domina la collina su cui sorge Cortanze e, dalle sue finestre, si gode un panorama mozzafiato sulla catena delle Alpi. Nell'anno del

E' uno dei castelli meglio conservati dell'Astigiano, domina la collina su cui sorge Cortanze e, dalle sue finestre, si gode un panorama mozzafiato sulla catena delle Alpi. Nell'anno del Bicentenario di Don Bosco e dell'Expo di Milano, il castello di Cortanze vuole essere grande protagonista del turismo in terra astigiana, puntando a diventare, nel prossimo futuro, un relais chateaux che sia da richiamo per visitatori, non solo italiani ma anche stranieri. L'arrivo al castello del noto chef Mattia Poggi, volto televisivo di Alice Tv e nuovo responsabile della ristorazione, è solo una delle novità sulla quale si sta lavorando nell'ottica di espandere le innegabili potenzialità del castello.

«Negli ultimi anni abbiamo completamente rifatto le camere ai piani superiori, parte dei saloni e il bar – spiega Dario Coia, responsabile della struttura – Adesso, dopo aver rifatto le cucine, siamo in procinto di lavorare ad un nuovo salone destinato a ristorante, sempre mantenendo inalterato lo stile architettonico del castello. A breve avremo anche una spa, la piscina e i campi da tennis, oltre ad una nuova area a parcheggio». Coia, che lavora da oltre 30 anni nel ramo albeghiero con esperienze nel Milanese, in Emilia e in Puglia, si trova a Cortanze da oltre 5 anni e conosce le enormi potenzialità turistiche della struttura. «E' una location più unica che rara con una vista a 360° sull'Astigiano e adatta a matrimoni, week end di relax, turismo enogastronomico ma anche piccoli meeting aziendali».

Essere a un'ora e mezza da Milano, 45 minuti da Torino e a un'ora da Genova, è una delle fortune logistiche della struttura che, racconta il gestore, «è già entrata nel cuore di turisti provenienti da Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Stiamo lavorando per allargare il nostro giro di clienti anche su altri Paesi facendoci conoscere all'estero tra quei turisti che fanno tappa nel Monferrato o tra le Laghe e il Roero». Il turismo nell'Astigiano non è ancora un fenomeno di massa come avviene altrove, ad esempio in Toscana, ma sempre più visitatori, scoprendo le nostre colline, rimangono favorevolmente colpiti dal paesaggio, dalle specialità locali e dall'accoglienza, diventando primi testimonial del territorio.

Questo succedeva ancora prima che l'Unesco riconoscesse come patrimonio dell'umanità i vigneti delle core zone ma un grande aiuto a far scoprire location come il castello di Cortanze è arrivato dal web. «Oggi sarebbe impensabile non essere su internet con un sito innovativo come quello che abbiamo recentemente ridisegnato – continua Dario Coia – e, in tutta sincerità, non abbiamo alcuna paura di essere recensiti o giudicati tramite siti come Tripadvisor che ritengo essere uno strumento formidabile, se usato con responsabilità». Quando il castello sarà completato con le nuove aree destinate a benessere e relax, sarà comunque fondamentale fare rete sul territorio per garantire ai turisti in visita un'offerta molto ampia di servizi collegati all'enogastronomia e alla cultura.

«Fare sinergia col territorio è indispensabile – continua Coia – perché il turista deve sentirsi a casa sua, stare bene, deve poter trovare l'enoteca pronto ad accoglierlo anche se arriva all'ultimo momento. Solo così, lavorando in sinergia tra tutti i soggetti deputati all'accoglienza, si potrà essere competitivi e, quindi, sviluppare il turismo come risorsa strategica del territorio». Coia è infatti sicuro che l'Astigiano esploderà come destinazione internazionale: «Già adesso ci sono tanti inglesi, che una volta compravano casa nelle Langhe, pronti ad investire nel mattone qui nella nostra provincia. Dobbiamo quindi lavorare affinché ciò si realizzi». Insomma, la via è sicuramente aperta.

Riccardo Santagati

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