“Cambiamo il sistema”. E’ lo slogan riportato sullo striscione alla testa del corteo dei partecipanti, quasi tutti studenti, al Global climate strike. Ovvero, lo sciopero per il clima indetto oggi dagli attivisti di Fridays For Future.
I partecipanti si sono ritrovati alle 9.30 in piazza Statuto. A dare ai presenti le indicazioni di massima per l’avvio del corteo Francisco Palacio, studente del liceo classico Alfieri e attivista della sezione locale del movimento. «Sentiamo – ha spiegato ai cronisti – di avere il futuro a rischio. Abitiamo in una “casa” in fiamme che sta collassando a causa delle scelte economiche e politiche dettate dal profitto. Abbiamo ancora una speranza per cambiare rotta prima che le conseguenze sul clima siano catastrofiche, ma bisogna agire subito. Manifestiamo da due anni, ma non siamo mai stati ascoltati dalla classe politica, sia perché siamo giovani, e quindi giudicati come coloro che vogliono semplicemente saltare le lezioni, sia perché critichiamo il sistema economico, chiedendo che ne venga introdotto uno alternativo che pensi alla salute delle persone e dell’ambiente prima che al profitto di pochi».
I commenti e i temi trattati
Tra i partecipanti studenti delle scuole superiori cittadine. Come Lucia Travasino, alunna del liceo classico, che ha preso parte alla manifestazione per la prima volta. «E’ importante – commenta – partecipare a queste manifestazioni di piazza. Noi giovani non siamo risolutivi, ma un fronte che si muove per dire alla politica di essere risolutiva».
Tra i temi affrontati anche «l’impatto sull’ambiente dell’industria della moda, altamente inquinante». Per questo motivo, oggi pomeriggio sotto i portici Anfossi, si è tenuto un mercatino di seconda mano e vintage in cui si potevano scambiare o acquistare in primo luogo vestiti, quindi articoli da collezione, mobili, strumenti musicali, oggettistica, gioielli, oggetti fai da te, giochi e libri. Il ricavato (oltre 100 euro) verrà devoluto all’Unicef per la realizzazione di progetti in Afghanistan.
Un’iniziativa inserita all’interno del festival ideato da Fridays For Future Asti a corollario dello sciopero, sulla base dello slogan della giornata, ovvero “Up root the system” (Sradichiamo il sistema”).
Gli eventi collaterali
Il festival continuerà stasera con il concerto dei Baobab alle 21.30 alla Casa del Popolo di via Brofferio 129. Domani, sabato, l’appuntamento sarà alle 18 alla Casa del Popolo per l’incontro con Giorgio Brizio, attivista di Fridays Torino e autore del libro “Non siamo tutti sulla stessa barca” (Slow Food Editore). Seguiranno alle 20 la cena vegetariana e, alle 21.30, il concerto dei Room5.
Una risposta
Non è con le manifestazioni che si cambia il pianeta,perché domani non provate a non buttare a terra mascherine,sigarette,a camminare invece di andare in giro ad inquinare con moto,auto ecc…?Tutti bravi con i cartelli in piazza per avere un briciolo di attenzione e stare al centro dell’attenzione poi vedo in giro solo tanto menefreghismo ed egoismo!Basta chiacchiere e fate i fatti!