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Attualità

Camilla, Elena, Davide:
«Il nostro primo giorno di maturità»

Siamo andati a intervistare gli studenti degli istituti superiori, all'uscita dalla prima prova dell'Esame di Stato. Che tema hanno scelto i maturandi astigiani? Tutti abbastanza soddisfatti per il lavoro svolto, qualcuno ammette di aver avuto un pizzico di fortuna mentre altri sono entrati in aula nonostante la febbre…

Con la prima prova scritta, il tema di italiano, sono cominciati ufficialmente gli esami di Stato per 1121 studenti astigiani dell’ultimo anno delle superiori. Tra le proposte del Ministero particolare successo anche ad Asti per le tracce che, prendendo spunto dai documenti allegati, si potevano svolgere sotto forma di articolo di giornale o saggio breve. Sono da poco passate le 13 di mercoledì e dal Liceo Classico Alfieri iniziano ad uscire i primi maturandi. Ne intervistiamo qualcuno mentre si rilassa nel dehor del bar “L’ecolè”, di fronte alla scuola. “Ho scelto di fare il tema su individuo e società di massa sotto forma di saggio breve – ci spiega Camilla Iriti, 3°A – e sono partita dall’analisi della comunicazione di massa nella dittatura fascista parlando dell’adesione passiva della popolazione facendo poi un excursus fino ai giorni scorsi sui cambiamenti avvenuti nell’ambito della comunicazione politica”.

Identica traccia scelta da Elena Fassio, 3°D: “Devo dire che mi è andata bene perché la mia tesina tratta proprio dell’individuo e della sua libertà e così nel tema ho potuto scrivere qualcosa di cui mi ero già preparata per l’orale. In particolare nel tema ho approfondito i concetti di libertà e persuasione delle masse”. Anche Claudia Rozzo, 3°B, ha optato per la traccia di ambito artistico-letterario ma ha inserito numerose citazioni storiche attingendo direttamente al suo bagaglio di conoscenze. “Ho sempre avuto interesse nei confronti della storia – ci dice – e dunque sono abbastanza soddisfatta di aver svolto questo tema poiché ho potuto esprimere considerazioni personali in merito alle dinamiche del consenso sulle masse prendendo in esame vari periodi storici”.

Ci spostiamo di qualche metro intercettando gli studenti che escono dall’Istituto Monti. “Ho scelto l’articolo di giornale di ambito tecnico-scientifico sulle problematiche delle neuroscienze – commenta Alessia Alfier, 5°AT – sostenendo che dalla ricerca scientifica può arrivare un aiuto per la cura delle malattie neuro-degenerative. Ho sempre avuto interesse per le tematiche mediche ed infatti il prossimo anno vorrei iscrivermi alla facoltà di Infermieristica”. Luca Bordino, 5° BL: “Sono entrato in aula nonostante avessi la febbre e sulle prime ho scelto il saggio breve ma poi pensandoci meglio ho ripiegato sull’analisi del testo ‘L’infinito viaggiare’ di Claudio Magris, molto interessante. Mi sono concentrato sul valore del viaggio inteso come arricchimento culturale e psicologico”.

Sugli omicidi politici ha focalizzato l’attenzione Davide Rosso della 5° AP: “Tutte le morti dei politici sono state utilizzate come pretesto: dall’attentato di Sarajevo nel 1914 che ha dato inizio alla prima guerra mondiale fino all’uccisione di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse per distogliere l’attenzione dalla situazione politica dell’epoca passando per l’omicidio di Matteotti perpetrato dai fascisti per mettere a tacere la denuncia di brogli elettorali”.

Bartolo Gabbio

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