Aveva 82 anni
Ancora un lutto per il clero acquese. Dopo la scomparsa di don Giovanni Pavin, una settimana fa, la diocesi piange la morte di don Roberto Feletto, parroco di Rivalta Bormida e Orsara.
Don Feletto aveva 82 anni, era di origine veneta e, con la famiglia, si era trasferito in Piemonte in giovane età. Viceparroco a Moasca, poi parroco a Cremolino, con don Pavin aveva segnato profondamente la vita ecclesiale e sociale di Canelli. Era arrivato nella parrocchia di San Leonardo nel 1983. Ai piedi della collina di Villanuova, nell’area nord della città, stava nascendo un nuovo e popoloso quartiere. Don Roberto si rese subito conto che quell’area non poteva rimanere senza una chiesa. All’allora vescovo monsignor Livio Maritano propose l’acquisto di un capannone in disuso, utilizzato per la preparazione del cemento, a pochi metri da viale Italia circondato da un grande appezzamento di terreno. Nacque così la chiesa di San Paolo, che diede il nome a tutto il quartiere. Vennero, poi, il centro ricreativo “San Paolo” con bar, bocciodromo, un primo campo di calcio, rettangolo per la pallavolo.
Attento alle esigenze dei giovani, realizzò numerose iniziative a loro favore.
Nel 1993 diventa rettore del seminario diocesano e, dal 2002, va parroco a Orsara e poi a Rivalta Bormida. Qui, in canonica, è vittima di una terribile aggressione, nel 2017, in canonica. Un giovane del paese lo aggredì con una scure, lasciandolo esanime in una pozza di sangue. Fatto che ebbe una grande eco e che costernò i canellesi, memori del sorriso sincero e bonario e dall’umanità di don Roberto.
I funerali si svolgeranno lunedì alle 10,30 a Rivalta. Sarà tumulato nella chiesa del cimitero del centro valbornidese.
Giovanni Vassallo