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Attualità

Canelli, dal genio della Marmoinox nasce l’Access Guard per tornare al lavoro in sicurezza Covid

L’azienda ha messo a punto un sistema a bussola automatizzato che misura la febbre ai lavoratori e li costringe a lavarsi le mani e ad indossare guanti e mascherine

Sistema di rilevamento intelligente


Una voce gentile
e asettica invita a indossare mascherina, guanti e lavarsi le mani, mentre un termoscanner rileva la temperatura corporea. Soltanto quando le tre azioni saranno state compiute e in assenza di alterazione febbrile si accenderà la luce verde che farà aprire il tornello permettendo di accedere al posto di lavoro, ufficio o negozio E’ il semplice, ma per molti versi rivoluzionario, sistema di rilevamento “intelligente” anti Covid-19 che consente l’accesso sicuro agli ambienti comuni in tempo di pandemia.

 

Dal packaging alla protezione da Covid

Ad idearlo la Marmoinox di Canelli, grandi capannoni nell’area industriale con annessa elegante palazzina direzionale, specializzata nella lavorazione di profilati e protezioni per l’industria del packaging e una filiera interna di robot elevatori per tappi. «Lo scoppio dell’emergenza, a metà marzo, ci ha subito messi al lavoro per istituire una serie di pratiche di sicurezza anzitutto verso i nostri collaboratori (una cinquantina ndr) e il personale esterno che doveva accedere allo stabilimento» racconta Paolo Marmo, ceo di Marmoinox, che con il fratello Roberto conduce l’azienda di famiglia.

Paolo Marmo, ceo di Marmoinox

Inventato solo per loro poi capito che poteva servire per tutti

Poi, una volta istituito il canale-sicurezza interno, l’evoluzione dell’idea è stata conseguenziale. L’uovo di Colombo, direbbe qualcuno, tanto ovvia quanto innovativa. Paolo Marmo spiega: «Passato il primo  impatto abbiamo pensato: perché non realizzare un qualcosa che possa essere utile a tutti per far fronte a questa situazione, espostando le nostre conoscenze mettendole a fattore comune? Così è nato Access Guard, che parte da un concetto basilare: l’emergenza finirà, ma le nostre abitudini cambieranno».

Totalmente automatizzato

Il “guardiano” d’ingresso è totalmente automatizzato, composto dauna bussola in acciaio e vetro al cui interno, oltre ad un tappeto realizzato in speciali fibre che trattengono polvere ed impurità, è installata una telecamera termica che visualizza la persona in accesso rilevandone temperatura corporea e security dress. Nel caso le dotazioni dell’individuo non siano sufficienti, una serie di dispenser provvedono ad erogare liquido disinfettante per le mani, guanti e mascherina a seconda delle necessità.

L’interesse di grandi aziende italiane

Il sistema è stato messo in rete sul sito aziendale a metà della scorsa settimana: il successo è stato immediato. Marmo rivela che «nel fine settimana abbiamo ricevuto moltissime mail tanto che ho dovuto richiamare due impegate per sbrogliare la posta e fornire risposte a chi ci aveva inviato richieste e approfondimenti». Access Guard è finito nel cono di interesse di grandi aziende italiane, dei maggiori parchi-gioco nazionali e persino dell’Esercito. Ancora il ceo di Marmoinox. «Abbiamo riconvertito un settore dell’azienda dedicandolo alla produzione di questo apparato, esteticamente bello, molto facile da pulire e tecnologicamente avanzato». E non tanto, o non solo, per salvare una poduzione crollata di almeno il 30 per cento in due mesi di lockdown ma, anche, «per dare un contributo alla battaglia contro il Covid-19 guardando al futuro nel concepire un sistema che ottimizzasse la procedura in termini di rapidità e garanzie standardizzate».

L’Access Guard in formato totem

 

Bussola e totem

Il sistema avrà anche una versione semplificata, in cui la bussola è sostituita da un “totem”, attrezzato con gli stessi dispositivi, in grado di eseguire i controlli sulla persona che gli si pone di fronte. I prototipi sono ultimati mentre i primi sistemi saranno sul mercato da maggio. «Da imprenditori siamo abituati a confrontarci con la realtà ed è chiaro che questa tragedia cambierà per sempre le nostre abitudini. Gli attentati internazionali ci hanno purtroppo reso famigliari i metal detector antiterrorismo. Sarà necessario fare lo stesso con i controlli antivirus, perchè non si ripetano tragedie umane ed economiche come quella che stiamo vivendo» chiosa Paolo Marmo.

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