Dalla carta ai social
Il messaggio, che rasenta l’anonimato se non fosse per quelle tre iniziali che lasciano spazio all’immaginazione, racchiude in sé l’orgoglio della canellesità, desiderio di riscatto e fiducia nelle istituzioni. Con un elogio al sindaco Paolo Lanzavecchia, del tutto ignaro dello sconosciuto supporter. Appiccicato con la colla al pannello in ferro antichizzatto del punto informazioni di piazza Cavour, venerdì mattina ha attirato l’attenzione di passanti e avventori del mercato settimanale. Diventando subito virale, postato sui social e sulle pagine fb.
«Caro Popolo di Canelli – è scritto in calligrafia incerta ma chiara e leggibile – abbiamo un grande Sindaco che merita ogni rispetto da tutti noi. Aiutiamolo ad uscire dalla crisi. Grazie”.
«Non sapevo di avere dei fans»
Poche, semplici parole «dettate dal cuore – commenta con stupito orgoglio Paolo Lanzavecchia -. Non sapevo di avere fans così attaccati alla città. Per un sindaco è un bel riconoscimento, soprattutto in tempi difficili dome questi».
Oggi cittadini al mercato più “obbedienti”
Dopo la strigliata di martedì scorso, quando il sindaco aveva ammonito gli avventori del mercato a non trattenersi in capannelli e chiacchierate sulle panchine, i canellesi hanno imparato la lezione. Stamattina accessi ordinati, senza code e nessun assembramento né lungo i controviali né nelle aree pedonali. Discreta la presenza dei Carabinieri che hanno dato man forte agli assessori Giovanni Bocchino e Raffaella Basso che, con la Polizia municipale, hanno disciplinato l’accesso a piazza Zoppa e ai volontari dell’Ana sparsi tra i banchi ad assicurare il distanziamento sociale.
Dono del Rotary di generi alimentari
In tema di solidarietà c’è da registrare la donazione di quaranta pacchi-spesa da parte del Rotary Club Canelli-Nizza e di una ventina di confezioni di generi alimentari offerte dal Cisa Sud. «Provvederemo alla distribuzione sentendo l’ufficio comunale preposto affinchè questi generi vadano a chi ne ha effettivamente bisogno» commenta il vicesindaco Paolo Gandolfo.