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Canelli-P.za Aosta e Villanuova
Attualità

Canelli perde abitanti ma punta su turismo e sostenibilità

Il saldo dei residenti al 31 dicembre è di 10387 unità, 24 in meno del 2018

In aumento le nascite

Una città più giovane, dove è piacevole viverci, multietnica, con salde radici conficcate nella tradizione e che guarda al futuro. Anche se, e non è più una novità, perde abitanti. Questa la fotografia che emerge dall’analisi della popolazione censita dall’Ufficio anagrafe al 31 dicembre scorso.

I residenti, allo scoccare di San Silvestro, erano 10387, ventiquattro in meno rispetto al 2018. Dati che, seppur vadano letti nella loro completezza, rivelano una stabilizzazione della comunità, con qualche flessione. I maschi sono 5083 mentre le donne 5304. La controprova arriva dall’etnia straniera, in una città che si mostra ancora catalizzatore per Paesi a economia debole.

I nati all’estero sono 1872, il 18% della popolazione

L’immigrazione non frena, anzi fa un balzo in avanti rispetto all’ultimo biennio chiudendo il 2019 con 90 residenti in più (erano stati 62 i nuovi arrivi nel 2018). I residenti nati all’estero sono 1872, nove in più dell’anno precedente: rappresentano il 18% della popolazione.

I dati confermano il saldo negativo tra nati e deceduti, ma con una netta ripresa dei bebè. La cicogna ha lavorato a pieno ritmo portando 39 maschi e 33 femminucce per un totale di 72 lieti eventi ribaltando il trend con un aumento di ben 12 nati. I decessi sono in flessione: 128, di cui 60 uomini e 68 donne. L’andamento fa segnare, dunque, un disavanzo pari a -56 unità a scapito delle nascite (21 uomini e 35 donne).

In crescita gli ingressi

Inversione di tendenza tra nuove registrazioni e cancellazioni. I primi aumentano con 361 nuovi ingressi (189 uomini e 172 donne) mentre in 329 (164 maschi e 165 femmine) hanno scelto di lasciare Canelli. Significativa la provenienza: in 256 sono “iscritti da altri comuni” mentre pare arrestarsi il flusso migratorio dall’estero con 90 arrivi. Saldo migratorio positivo, dunque, con 32 nuovi ingressi.

Ma ciò che fa guardare con ottimismo al futuro è il sentore di essere alla vigilia di un’inversione di tendenza. «Siamo stabili, ce lo dicono i numeri, senza grandi oscillazioni sugli stanziali – ragiona il sindaco Paolo Lanzavecchia -. Cresce, invece, il turismo che non vediamo in questi dati ma che ogni giorno scorgiamo tra chi passeggia per vie e piazze. Ottimi i riscontri ricevuti dalle strutture ricettive, dove già arrivano prenotazioni per il 2020 che, se confermato, faranno superare i numeri di accoglienza già altri dell’anno passato. Chi si immaginava, anche solo una decina di anni fa, il veder sorgere relais e hotel di charme tra le colline o nel centro storico?».

E’ boom di stranieri che acquistano ville e casali da ristrutturare

Tendenza al “vivere bene in un luogo bello” con un forte appeal soprattutto all’estero. «Realtà che tocco con mano anche nel mio lavoro – conferma Lanzavecchia -. Gli acquisti di immobili, anche da ristrutturare, sulle colline da parte di stranieri sono esponenziali. Ciò mi fa dire che il percorso Unesco e il lavoro fatto sta premiando».

Vivibilità, sostenibilità, economia, ambiente: facce di un caleidoscopio in parte ancora da scoprire. «Mi auguro – chiosa il sindaco – che il +12 nelle nascite sia il segnale di una vera inversione di tendenza; coppie giovani che hanno scelto Canelli per viverci. Il nostro compito è dare risposte ai loro bisogni e a tutta la comunità».

Tornano a salire i matrimoni religiosi

I matrimoni civili sono stati 14, tredici quelli religiosi al quali se ne aggiungono altrettanti di coppie canellesi ma che hanno celebrato l’unione fuori dal territorio comunali. Il “si” in chiesa, meglio se sulle colline Patrimonio dell’Unesco, ha sempre il suo fascino.

 

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