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Attualità

Valle Belbo, l'ospedale serve o no?
Un residente su quattro è over 65

L’ospedale della Valle Belbo sarebbe utile oppure no? Tra le molte polemiche emerse nei giorni successivi alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta – in regione

L’ospedale della Valle Belbo sarebbe utile oppure no? Tra le molte polemiche emerse nei giorni successivi alle dichiarazioni dell’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta – in regione Boidi verrà completata una struttura dai contenuti da definire, non “strettamente” un ospedale – c’è anche chi mette in dubbio l’utilità stessa della struttura.

Riguardo alle esigenze in termini sanitari della Valle Belbo, la ricostruzione della storia del progetto ha visto riemergere una ricerca commissionata nel 2005 da parte del comitato che, all’epoca, si battè contro la chiusura del S. Spirito a Nizza. Si occupò della raccolta dei dati Labores, spin off dell’Università del Piemonte Orientale, che li espose durante un’affollata serata a Palazzo Crova il 14 dicembre dell’anno successivo. Per quanto sia passato pressoché un decennio, molti dati risultano ancora oggi significativi e degni di essere riportati. In testa quel 26% di popolazione in Valle Belbo – considerandolo come territorio formato da 40 comuni, per un totale di circa 60 mila residenti – di età superiore ai 65 anni. La statistica dell’epoca riscontrava come in zona risultasse esserci una persona anziana, in quella fascia di età, in linea di massima dalla maggiore necessità di accesso rapido ai servizi medici, per ogni 2 residenti appartenenti alla “popolazione attiva”, adulti tra i 18 e i 50 anni.

Trascorsi 10 anni, la proporzione difficilmente può essere migliorata, anzi si è fatto più spiccato il fenomeno dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, portato avanti tramite operatori privati e volontari. Un altro aspetto su cui la ricerca poneva l’attenzione era la particolare natura geografica della Valle Belbo: su un’estensione complessiva di circa 500 chilometri quadrati c’è la prevalenza dei piccoli centri, infatti metà dei comuni ha un’estensione territoriale non superiore ai 10 kmq, il 35% tra gli 11 e i 20, mentre solo il 2,5% si estende oltre i 31 kmq. La densità di popolazione media è molto bassa, 90 persone per kmq, con il picco di 434 a Canelli.

Dato significativo, per quanto riguarda l’accesso alle strutture sanitarie riguarda il numero di residenti in abitazioni singole, distanti dai centri abitati: 28%. A cui va aggiunto che alcuni dei comuni della Valle Belbo arrivano a distare anche 40 km da Nizza, con percorsi non sempre agevoli soprattutto d’inverno e, questa è un’integrazione recente, la parziale soppressione dei treni ormai da tempo in atto per tutta la linea Alessandria-Castagnole Delle Lanze che attraversa la valle, sostituiti da autobus, non favorisce l’accessibilità ai servizi.

Fulvio Gatti

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