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El Beker con Piercarlo Albertazzi e Vittorio Quaglia
Attualità

Cardo Gobbo alla Prova del Cuoco

El Beker ospite a Nizza Monferrato per presentare il cardo gobbo e la bagna cauda

Lo vuole la televisione coreana, lo cercano le telecamere di Tv 2000 e lo insegue pure El Beker con le troupe della Rai. Stiamo parlando del Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, pregiato ortaggio monferrino protagonista non solo delle tavole autunnali e invernali ma, a quanto pare, anche dei palinsesti televisivi. L’ultima apparizione in video il placido cardo l’ha fatta mercoledì all’ora di pranzo, quando mezza provincia si è fermata per sintonizzarsi su Rai Uno dove veniva trasmessa la Prova del Cuoco. In onda, una sorridente Antonella Clerici ha annunciato il servizio di El Beker, inviato a Nizza Monferrato per presentare il cardo gobbo, che è pure presidio Slow Food.

Il cardo in diretta

Ecco dunque comparire in video i campi con quella bruma invernale tanto cara e famigliare agli astigiani mentre Pieracarlo Albertazzi referente del presidio Slow Food Colline Astigiane del Cardo Gobbo mostrava alle telecamere e ad un appassionato El Beker le modalità di coltivazione del prodotto. Con loro, solerte e discreto, c’era anche Vittorio Quaglia, 61 anni, coltivatore di Incisa Scapaccino, uno dei 13 produttori che tra i comuni di Nizza, Bruno, Calamandrana, Canelli, Castelnuovo Belbo, Vinchio, Vaglio Serra, San Marzano e Incisa Scapaccino producono l’unico e inimitabile Cardo Gobbo di Nizza.

Prodotto di eccellenza

Inevitabilmente, Vittorio sta diventando uno dei “volti” del cardo. E’ infatti stato lui a mostrare ai coreani in che modo vengono sotterrati, a mano, i cardi, così come ha mostrato ai giornalisti di Tv2000 le tecniche di pulitura e legatura. Sempre lui è stato uno dei volti protagonisti del servizio Rai di mercoledì scorso e in valle c’è già chi ironizza su una sua prossima candidatura agli Oscar o propone una sua nomina quale ambasciatore del cardo. Vittorio, raggiunto al telefono, ci risponde mentre a bordo del suo trattore si reca nei suoi campi di cardi, sulle sponde del Belbo, e scherzando conferma ormai una certa dimestichezza con i giornalisti.

Promozione del presidio Slow Food

Addirittura, rivela che ormai tiene sempre da parte qualche paia di stivali per le troupe che decidono di seguirlo tra i filari di cardi. «Non ci pensa mai nessuno. Anche El Beker che non è certo un novellino è stato colto impreparato dal fango» spiega Vittorio. La notorietà non lo intimorisce, l’importante, spiega, «è che si parli del cardo gobbo, anche fuori provincia». Ne conviene anche Piercarlo Albertazzi, referente del presidio Slow Food il quale si è dovuto abituare alle domande dei giornalisti e alle riprese televisive. «Siamo lieti delle attenzioni da parte dei media – commenta- Per noi quella di mercoledì alla Prova del Cuoco è stata una bella vetrina nel corso della quale presentare il nostro prodotto».

Spazio anche per la bagna cauda

Ad accompagnare il noto chef televisivo ci ha poi pensato Marco Lovisolo, Assessore al Turismo del Comune di Nizza Monferrato, il quale ha aperto le porte del Campanon per permettere le riprese dall’alto della cittadina. «Avere ospite un personaggio televisivo di questa portata è stata un’occasione da cogliere al volo – spiega Lovisolo – Abbiamo scambiato i contatti e sono in corso ragionamenti per collaborazioni future, magari anche per la sua trasmissione su Gambero Rosso di Sky». Oltre alle riprese effettuate nei campi di Vittorio Quaglia, tra Incisa e Nizza le videocamere della Prova del Cuoco sono state ospitate al Ristorante “Da Violetta” di San Marzano Oliveto, per assistere alla preparazione della bagna cauda.

Lucia Pignari

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