A causa di un problema relativo al funzionamento della fognatura, la Casa di Riposo Città di Asti ha deciso di chiudere le proprie cucine e approvvigionarsi per i pasti dei propri ospiti presso un
A causa di un problema relativo al funzionamento della fognatura, la Casa di Riposo Città di Asti ha deciso di chiudere le proprie cucine e approvvigionarsi per i pasti dei propri ospiti presso un catering. Appresa la notizia, il consigliere comunale di minoranza Angela Quaglia (FI) ha presentato un'interrogazione urgente nella quale riporta, in particolare, che la relativa «spesa giornaliera è stata stimata di circa 10.000 euro» e pertanto chiede di conoscere, tra le altre cose, «le ragioni precise della decisione assunta, le responsabilità dell'inefficienza e se il Comune rifonderà la Casa di Riposo per le spese».
Sulla questione, si è tenuto un incontro congiunto nella giornata di lunedì, tra la struttura, il Comune e l'Asp. «Stiamo lavorando insieme – ha fatto sapere il sindaco Fabrizio Brignolo – per fare accertamenti congiunti, attraverso i quali capire a cosa sia dovuto il problema e in che modo è possibile risolverlo. La decisione di procurare i pasti agli ospiti della Casa di Riposo, tramite un servizio catering, è stata presa, per una cautela interna, dalla struttura stessa. Non ci sono stati, infatti, segnalazione né provvedimenti, al riguardo, da parte dell'Asl. Per quanto compete il servizio catering, verranno commissionati pasti già confezionati, cosa che comporterà qualche costo in più, anche se non dovranno essere acquistate le derrate alimentari, ma la spesa non sarà di sicuro dell'ordine di grandezza segnalato. Al massimo, si potrebbe ipotizzare una cifra pari a 10 mila euro al mese, non di certo al giorno».
Ma a cosa è dovuto il problema? «Come premesso – spiega il sindaco – dobbiamo indagare. Esiste, infatti, una fognatura in via Bocca, ma la Casa di Riposo è collegata non a quest'ultima, bensì a un vecchio scarico, che non si sa bene dove vada a finire. Pertanto, da oggi, martedì, si effettuerà qualche scavo nella zona della ex Caserma Colli di Felizzano, per cercare di venirne a capo». Quanto alla domanda della Quaglia sul rimborso delle spese, Brignolo aggiunge: «Non penso ci sia una responsabilità del Comune. Ora, è prioritario capire e risolvere il problema. Poi ci si occuperà dei costi».
Dal canto suo il presidente del Cda della Casa di Riposo Rolando Doglione dichiara: «Ritengo che il problema sia superato, perché c'è la massima disponibilità del Comune a rintracciare l'occlusione della fognatura. Inoltre, tengo a sottolineare che i pasti verranno forniti non da un servizio catering ma da una ditta specializzata, che serve anche altri Enti. La decisione è una nostra precauzione nel rispetto totale degli ospiti. In quest'ottica, rientrano nella nostra routine tutta una serie di controlli periodici».
m.z.