Ancora dubbi sull'accordo tra Comune, Consorzio ASTISS e Associazione Albergo Etico «per il recupero, il riuso e la gestione dell'edificio palazzina comando» nell'ex Caserma Colli di Felizzano proposto senza conoscere i termini della convenzione e quindi la sostanza dell'accordo stesso. Proprio di questo si è discusso nell'ultima commissione consiliare dei Lavori Pubblici, convocata lunedì scorso, durante la quale Anna Bosia (Uniti per Asti) è tornata…
Ancora dubbi sull'accordo tra Comune, Consorzio ASTISS e Associazione Albergo Etico «per il recupero, il riuso e la gestione dell'edificio palazzina comando» nell'ex Caserma Colli di Felizzano proposto senza conoscere i termini della convenzione e quindi la sostanza dell'accordo stesso.
Proprio di questo si è discusso nell'ultima commissione consiliare dei Lavori Pubblici, convocata lunedì scorso, durante la quale Anna Bosia (Uniti per Asti) è tornata a ribadire le proprie perplessità sulla delibera di Giunta 98 del 25 marzo scorso con la quale l'amministrazione ha preso atto «della disponibilità espressa da Albergo Etico, associazione non riconosciuta, ad impegnarsi nella gestione di una nuova struttura ricettiva specializzata nell'accoglienza degli studenti e fornitura di servizi accessori che potrebbe in parte occupare la palazzina comando».
Nei giorni scorsi il sindaco Brignolo in un comunicato stampa aveva spiegato le motivazioni a monte della delibera: «Non risponde al vero che il Comune abbia assegnato all'Albergo Etico una parte dei locali della palazzina» ha scritto Brignolo sottolineando che l'accordo sarebbe invece propedeutico affinché Comune, ASTISS e Albergo Etico si impegnino «a studiare insieme la fattibilità di una foresteria destinata ad ospitare gli studenti nell'ambito della palazzina comando della caserma».
Brignolo, interpellato qualche giorno dopo, aveva però riconosciuto che la delibera poteva essere scritta meglio per non generare fraintendimenti. «Allora dovrebbe riscriverla veramente quella delibera» ha commentato Bosia durante la commissione, ricordando, insieme al consigliere Angela Quaglia (Forza Italia), che fanno fede le delibere e non i comunicati stampa. «L'uso della palazzina deve prevedere un vantaggio economico per il Comune e non può rischiare di essere un dono -? ha aggiunto -? Il codice dell'Ente dice che bisogna dare ampia pubblicità all'uso di quell'immobile e magari immaginare un progetto di project financing per il suo recupero».
Il consigliere Quaglia ha invece espresso stupore per il fatto che «il settore Patrimonio non sia stato neppure interpellato prima che venisse approvata la delibera. Si tratta di un edificio che ha un po' di vincoli, molto grande e in pessimo stato di manutenzione. Penso che un Comune serio avrebbe fatto un bando per valutare le possibilità del recupero». Alberto Bianchino (Territorio è Cultura) ha invece difeso l'operato della Giunta e condiviso le spiegazioni successive date da Brignolo. «La delibera l'ha presentata il sindaco e il dirigente l'ha firmata. Tu Anna ?- ha poi detto rivolgendosi al presidente della commissione ?- dovresti prenderne atto. D'altro canto quando si trattò di recuperare l'Enofila non credo che il discorso fosse nato su proposta dell'assessore al Patrimonio».
In commissione si è poi fatto il punto sul Pisu che vedrebbe concentrati i cantieri tra l'autunno e l'inverno prossimi. Infatti, ad oggi, non c'è ancora un affidamento definitivo di lavori pubblici legati al piano, come emerso durante la discussione, ma il responsabile del procedimento ha tranquillizzato i presenti dicendo che ci sono tutte le condizioni per rispettare i tempi e la consegna delle opere, considerando anche le proroghe concesse dalla Regione fino a febbraio 2015, purché non avvengano imprevisti o ritardi tali da far sballare il cronoprogramma.
Riccardo Santagati