È stata installata nella giornata di oggi (giovedì) l’antenna telefonica Iliad nel centro abitato di Castello di Annone. All’interno dell’area verde di via Pinin Pacot, lasciata in eredità alla comunità nei primi anni ’90 dalla signora Margherita Stillo, l’antenna svetta proprio accanto alla “cappella” (singolare per la sua struttura) che fu edificata nel rispetto delle volontà testamentarie della signora: alta oltre il doppio della cappella, il ripetitore servirà a dare copertura telefonica al centro abitato di Annone.
La scelta dell’amministrazione comunale annonese guidata dal sindaco Silvia Ferraris di mettere a disposizione della Iliad quell’area verde nel centro abitato (in cui si trova anche qualche gioco per i bambini) non è piaciuta ai consiglieri comunali dei gruppi di minoranza, che nell’ultimo consiglio comunale, la scorsa settimana, hanno espresso il loro pensiero sulla vicenda. «Purtroppo siamo di fronte ad una nuova azione volta a minare l’integrità del territorio di un paese che forse non è mai stato particolarmente bello ma che sicuramente è diventato più brutto nel corso degli ultimi decenni – dice il consigliere di opposizione Paolo Viarengo – Ci voleva a questo punto addirittura un’antenna di 30 metri nel bel mezzo del paese e di un parco giochi per bambini, anche a totale spregio della donazione che fece a suo tempo la defunta proprietaria dell’appezzamento che in qualche modo con la sua volontà di erigere una cappella votiva voleva in qualche modo celebrare la “sacralità” del terreno».
«L’amministrazione comunale non ha approvato la proposta presentata dalle minoranze durante il Consiglio Comunale del 29 aprile che suggeriva la revoca della delibera tramite la quale era stata autorizzata l’installazione del ripetitore telefonico in pieno centro paese. A nulla sono valse le argomentazioni proposte e neppure una petizione presentata il giorno stesso ai Consiglieri comunali tramite la quale 46 abitanti del paese avevano espresso il loro dissenso – aggiunge il consigliere Viarengo – Duole dover ancora una volta constatare che non si è fatto tesoro delle precedenti esperienze: bene avrebbe fatto l’amministrazione comunale ad ascoltare le opinioni di tutti e a ritornare sulle proprie determinazioni, con tutti gli inevitabili, ma comunque contenuti, sacrifici in termini economici conseguentemente alla necessità di rinegoziare un accordo giuridicamente valido con la compagnia telefonica».