L’amministrazione comunale castelnovese aveva acquistato nel maggio 2022 il terreno idoneo alla costruzione del nuovo fabbricato, di complessivi 3.620 mq. L’accordo prevede di concedere gratuitamente per 30 anni all’Asl il diritto di superficie, considerato che l’offerta sanitaria pubblica sul territorio riveste carattere di rilevante interesse pubblico oltre che specificamente sanitario, in quanto finalizzate a innalzare i livelli assistenziali sul territorio con la dovuta collaborazione tra i soggetti istituzionalmente preposti. Alla scadenza il diritto di superficie potrà essere rinnovato al massimo per ulteriori 30 anni, dopo di che tutte le opere insistenti sull’area entreranno di diritto e senza alcun onere nella piena proprietà del Comune.
Nella casa di comunità saranno concentrati tutti i servizi sanitari fra cui il centro unico di prenotazione (CUP), gli ambulatori dei medici di medicina generale e del pediatra, il servizio di continuità assistenziale (guardia medica), gli studi medici specialistici (dotati di strumentazione diagnostica), il centro prelievi, sale incontri. L’obiettivo è di ridurre l’invio al pronto soccorso dei cosiddetti codici bianchi.
Parallelamente alle case di comunità l’Asl To5 sta portando avanti la progettazione del nuovo ospedale a Cambiano, un’unica macro struttura, che sostituirà gli attuali tre ospedali di Chieri, Moncalieri e Carmagnola. Sarà costruito sul terreno demaniale dell’ex parco veicoli inefficienti, L’area presenta diversi punti di forza, quali il doppio accesso sia da Santena sia da Trofarello-Moncalieri ed è servita dal trasporto pubblico.
Il nuovo ospedale conterrà tutte le specialità e le funzioni previste per gli “ospedali spoke” con dea di primo livello. Servirà una popolazione di circa 310.000 abitanti e ospiterà complessivamente 406 posti letto per acuzie, 28 per post acuzie, per un totale di 434, e 62 posti tecnici (25 culle, 25 dialisi e 12 osservazione breve intensiva) su una superficie di 60.000 mq. Il costo previsto è di 238 milioni di euro (202 milioni per l’ospedale e 36 per tecnologie e arredi), interamente finanziati dall’Inail.