Cerca
Close this search box.
Cantiere Giolitti lavori straordinari lotto
Attualità
Galleria 
Lavori pubblici

Cavalcavia Giolitti, pioggia e caldo rallentano i lavori straordinari: la riapertura slitta a mercoledì

Il passaggio dei mezzi tra piazza Amendola e corso Alba, previsto da domenica, sarà permesso fra due giorni come spiegato dal vicesindaco Morra

È slittata di alcuni giorni la riapertura del cavalcavia Giolitti, nella parte compresa tra piazza Amendola e le rampe da e per corso Alba. L’infrastruttura era stata chiusa una settimana fa per consentire un intervento urgente di manutenzione. Secondo quanto spiegato dal Comune prima della chiusura, i lavori di manutenzione sono legati a un problema alla sigillatura dei giunti nella sezione del cavalcavia già ristrutturata un anno fa. Lavori che si sarebbero dovuti concludere sabato per consentire la riapertura nella giornata di domenica. Così non è avvenuto, anche a causa del maltempo che ha rallentato gli operai.

Lunedì mattina tanti automobilisti sono rimasti spiazzati non tanto dal perdurare della chiusura del Giolitti, ma dalla mancanza di segnaletica adeguata. «Non ho più trovato i cartelli in corso Savona che indicavano la chiusura e l’ho scoperto solo giunta sul posto – racconta una donna proveniente dal sud Astigiano – Così sono finita in corso Alba, ho allungato il giro dal cimitero dove ho trovato una lunga coda per poter raggiungere corso Don Minzoni rischiando di arrivare tardi al lavoro. Questo significa non aver rispetto per chi viene in città a lavorare, non certo a divertirsi».

Ma è lo stesso vicesindaco Stefania Morra, con delega ai Lavori Pubblici, a dare rassicurazioni: «La scorsa domenica era venuto giù il diluvio e in questi giorni fa molto caldo, quindi alcune lavorazioni non possono essere effettuate se fa troppo caldo. Ma prevediamo di aprire quella parte del Giolitti entro mercoledì».

[foto Billi]

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre: