Cosa staremo facendo tra dieci anni? Come vogliamo sia il nostro territorio nel 2030? Ma, soprattutto, cosa intendiamo costruire concretamente?
Sono le tre domande su cui è imperniato il progetto bottom up “Visionari per il 2030” della Fondazione Giovanni Goria. Il suo valore innovativo è stato individuato dalla Compagnia di San Paolo che lo ha selezionato tra i diciannove progetti vincitori del Bando Civica, progetti di cultura e innovazione civica.
La Fondazione ha creato attorno al progetto di attivazione civica dei cittadini una rete di collaborazione e partenariato che coinvolge due territori e due città, Asti e Alessandria. Ne fanno parte l’Israt, Libera coordinamento provinciale di Asti, la Fondazione Biblioteca Astense Giorgio Faletti, l’Associazione di sviluppo territoriale Smartvalley di Monastero Bormida e l’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria. Il ruolo di facilitatore è stato conferito a ForwardTO, team di esperti che aiuteranno a esplorare scenari futuri, a costruire strategie anticipanti.
«Il progetto “Visionari per il 2030” sta per avviare tra Asti e Alessandria un grande laboratorio di partecipazione e cittadinanza che coinvolgerà un target di persone ampio ed eterogeneo, per età e background culturale. L’obiettivo primario è attivare “visioni”, cioè proposte di progettualità e trasformazione, attraverso lo strumento della democrazia partecipativa», afferma il presidente Marco Goria.
Le selezioni
Nelle prossime due settimane saranno selezionati i “Visionari” disponibili a mettersi in gioco con un atteggiamento “open mind” orientato al futuro. Non importa l’età anagrafica: ciò che interessa è la volontà di esplorare scenari possibili per il prossimo futuro.
Gli aspiranti visionari possono candidarsi collegandosi al link http://fondazionegoria.it/it/visionari/ e compilando il form predisposto entro martedì 1° dicembre.
La realtà socio-economica del quadrante Sud Est del Piemonte, già problematica prima del Covid-19, necessita di leve per attuare un cambiamento che garantisca un futuro sostenibile. «In contrapposizione al contesto, la Fondazione e i suoi partner hanno individuato sui due territori una nuova voglia di partecipazione che attende di essere attivata, mettendo a confronto esperienze, idee da raccogliere e soddisfare», evidenzia Alessia Conti, project manager di Fondazione Goria.
I “visionari” si confronteranno tra dicembre e febbraio, per poi dare vita al “diario dei visionari 2030”, documento da portare all’attenzione di politici e amministratori pubblici di riferimento. «Al centro idee nuove – concludono dalla Fondazione – con protagonisti i cittadini che, insieme, vogliono costruire una comunità consapevole e coinvolta nelle scelte future».