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Cirio ad Asti conferma la TSO: «L’assegno da 40 milioni c’è e si tratta di un’opera strategica per Asti e Alba»

Entro il 31 dicembre l’ANAS dovrà realizzare il Programma di fattibilità tecnico economica necessario per sbloccare i fondi

L’iter amministrativo che porterà ad aprire il cantiere del nuovo collegamento sud/ovest di Asti, la circonvallazione che collegherà il casello di Asti Ovest con la tangenziale sud e l’innesto verso l’Asti-Cuneo, ha una prima data certa: il 31 dicembre 2022. Entro la fine dell’anno l’ANAS dovrà consegnare alla Provincia e al Ministero il Programma di fattibilità tecnico economica necessario per sbloccare quello che il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha definito «l’assegno circolare per finanziare il primo lotto dell’opera, vale a dire quanto previsto dalla delibera CIPESS che garantisce uno stanziamento da 40 milioni di euro per avviare i lavori della tangenziale sud/ovest di Asti».

Cirio è stato oggi pomeriggio ad Asti, nell’ex sala del Consiglio provinciale, insieme al vicepresidente della Regione Fabio Carosso e all’assessore ai Trasporti e Grandi opere Marco Gabusi. Con loro il presidente dell’Ente provinciale Paolo Lanfranco e il sindaco di Asti Maurizio Rasero.

I prossimi passi e la scadenza al 31 dicembre 2022

I vertici amministrativi comunali, provinciali e regionali hanno voluto incontrare amministratori e rappresentanti degli industriali, insieme ai giornalisti, per confermare che i soldi per la costruzione del collegamento sud/ovest e del nuovo ponte sul Tanaro ci sono; che entro la fine dell’anno l’ANAS dovrà consegnare il PFTE per il quale la Regione aveva già stanziato 400.000 euro e a settembre 2021; che l’infrastruttura non è solo riconosciuta come strategica per il capoluogo e per i cittadini del sud Astigiano, ma anche per gli albesi dal momento che i due territori sono sempre più integrati tra loro.

La presenza di Cirio, Carosso e Gabusi è stata, allo stesso tempo, un chiaro segnale di coesione politica del centrodestra (cui appartengono anche Rasero e Lanfranco) nel ribattere alle recenti accuse, mosse da alcuni esponenti del centrosinistra, che hanno evidenziato l’anomalia di avere un maxi finanziamento da parte del Governo, i famosi 40 milioni di euro, “stanziati” senza che ci sia non solo un progetto di massima della TSO, ma neanche il Programma di fattibilità tecnico economica.

«Asti ha sempre pagato molto e ricevuto indietro poco, – ha commentato il presidente Cirio – oggi invertiamo questa situazione. Per Asti, la sua provincia e tutto il territorio è una giornata storica. Il finanziamento di 40 milioni di euro per la realizzazione della tangenziale sud/ovest è un atto concreto, ottenuto grazie all’impegno della Regione Piemonte e delle istituzioni locali che hanno colto un’opportunità che si è presentata e hanno dato sostanza ad un progetto che per anni è stato solo sulla carta. Ora dobbiamo completare la progettazione dell’opera nei tempi previsti. Insieme all’autostrada Asti-Cuneo la tangenziale di Asti è un altro tassello importante per il sud Piemonte, per le sue imprese e per tutti coloro che vivono in questo territorio».

«La scelta illuminata di stanziare i soldi per la progettazione in anticipo – ha sottolineato l’assessore Marco Gabusi – consentirà di consegnare il Programma di fattibilità tecnico economica entro il 31 dicembre con il quale si attiva definitivamente il finanziamento del CIPESS. Oltre a questa prima data certa, abbiamo in mano un primo assegno circolare di 40 milioni per le fasi successive della progettazione e di cantierizzazione. Riteniamo che per il 2024 l’opera possa partire».

Opera strategica per tutto il territorio

«La tangenziale sud/ovest di Asti – ha concluso il vicepresidente Fabio Carosso – è importante non solo dal punto di vista infrastrutturale ma anche dal punto di vista ambientale ed economico. Lo è per Asti, per la sua provincia e per tutto il territorio. Con questo progetto rispondiamo in modo concreto ad un’esigenza presente da tempo, che diventa sempre più urgente anche tenendo conto della necessità di consentire a tutti i cittadini di accedere ai servizi sanitari del capoluogo».

Dal canto loro sia il presidente della Provincia, Paolo Lanfranco, sia il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, si sono detti più che soddisfatti per l’ottimo lavoro di sinergia tra gli enti coinvolti. «Quello di oggi è un momento di grande concretezza – ha spiegato Lanfranco – che ci avvicina a vedere l’opera realizzata con i tempi che saranno necessari. Da parte della Provincia siamo pronti a lavorare in stretta collaborazione con l’ANAS con una convenzione apposita».

Per Rasero «si tratta di un’opera che servirà a diminuire l’inquinamento, ad abbattere il traffico parassitario in città e che ci regalerà il secondo ponte sul Tanaro di cui la città ha bisogno. Purtroppo, nei giorni scorsi, c’è qualcuno che invece di essere contento per la bella notizia si è dilettato a criticare».

Durante la conferenza stampa non è stato anticipato nulla sul tracciato, ma solo che la strada sarà una extraurbana, a doppia corsia, una per senso di marcia, con viadotti e nessuna galleria. Un collegamento leggero, meno impattante e, soprattutto, molto meno caro rispetto al primo progetto, ormai superato da anni, che avrebbe trasformato la TSO di Asti in una delle infrastrutture più care nella storia d’Italia.

[foto gallery e video Billi]

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