Il progetto lascia spazio a molteplici approcci quali lettere, disegni (foto), telefonate, in attesa di poter tornare a svolgere le attività in presenza. «Sono convinta che i nonni anche se in casa di riposo debbano rimanere collegati al territorio e non c’è, a mio parere, modo migliore che farli diventare oggetto di attenzioni da parte dei più piccoli, parlare di loro, spiegare chi sono, cosa hanno fatto, la loro dimensione storica, ma soprattutto mettendo in evidenza il loro valore umano e sociale».
Il primo risultato è una serie di colorati disegni realizzati dagli alunni sotto la guida dell’insegnante Giovanna Ferrero, che abbelliscono il salone della casa di riposo. Un’altra iniziativa in corso è la raccolta di ricette descritte dagli anziani, che saranno pubblicate in un volume, accompagnate da disegni dei bambini.