Sono undici i primi “diplomati” astigiani che hanno seguito il corso, impostato sulla base di un format nazionale, di Maestro dell’Ospitalità Contadina, organizzato da Terranostra con Inipa NordOvest per gli agriturismi di Campagna Amica. Il corso, tenutosi a livello regionale, ha anche evidenziato l’estrema intraprendenza degli operatori agrituristici dell’Astigiano.
«Dei 25 partecipanti piemontesi – sottolinea il direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia – i “nostri” 11 rappresentano la maggioranza rispetto a tutte le altre province. Occorre sottolineare come gli agriturismi in provincia di Asti abbiano ormai una funzione importantissima per la ricettività e per l’economia gestendo, ad esempio, tanti posti letto quanti gli alberghi. Per altro è giusto sottolineare il fatto che ante crisi Covid i turisti che soggiornavano in agriturismo si fermavano più giorni rispetto a quelli ospitati nelle altre strutture ricettive».
«L’obiettivo del corso – rileva Giovanna Soligo, presidente provinciale dell’associazione degli agriturismi Terranostra Campagna Amica – è stato proprio quello di puntare a far crescere la qualità dell’accoglienza ed ospitalità nelle strutture, legando cultura ed esperienze uniche di turismo, fondate sull’autenticità, sostenibilità e tradizione locale. In particolare, ci siamo concentrati sull’identità dell’agriturismo, sulla comunicazione efficace dell’offerta agrituristica e sulla capacità di leggere il territorio per fare rete. In chiusura abbiamo analizzato gli elementi fondamentali per proporre un pacchetto vacanza. Per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori sempre più attenti ai territori che visitano, occorre tornare al vero significato dell’agriturismo, un’azienda agricola che puntando sulla multifunzionalità, offre agli ospiti i propri prodotti, il meglio del territorio, e che riesce a trasmettere, in ogni aspetto, il valore di accogliere un ospite per raccontare e far vivere la storia e la tradizione di un luogo».
«Nella nostra provincia – evidenzia il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – il turismo rurale e l’ospitalità in campagna stanno dimostrando di poter ricoprire un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e, anche nel prossimo futuro quando questa emergenza sanitaria sarà passata, riteniamo che l’agriturismo saprà rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dei viaggiatori attenti ai valori che le nostre strutture sanno trasmettere. Certo, l’emergenza sanitaria ha particolarmente colpito il comparto turistico, azzerando le presenze anche degli stranieri che praticamente rappresentavano il 62% degli ospiti degli agriturismi dell’Astigiano. Guardare al futuro, però, continuando a formarsi e ad aggiornarsi, significa lungimiranza ed impegno ad offrire sempre il meglio agli ospiti che scelgono questa tipologia di vacanza esperienziale a contatto con la natura».
GLI 11 MAESTRI DI OSPITALITA’ CONTADINA
Giovanna Soligo – Agriturismo “Cascina San Nazario” – Montechiaro d’Asti
Paola Arpione – Agriturismo “Tre Colline in Langa” – Bubbio
Cristina Baltieri – Agriturismo “Alle Tre Colline” – Albugnano Loc. Vezzolano
Giulia Barbero – Agriturismo “Costa dei Tigli” – Costigliole d’Asti
Alessandra Bodda – Agriturismo “La Pergola” – Cisterna
Maria Teresa Bucco – Agriturismo “Cascina Papa Mora” – Cellarengo
Paolo Novara – Agriturismo “Cascina Campora” – Capriglio
Mariateresa Rossotto – Agriturismo “Cascina Vignole” – Montafia
Laura Toso – Agriturismo “La Mussia” – Castelnuovo Calcea
Stefano Venturello – Agriturismo “I Tre Tigli” – Asti Fr. Montegrosso Cinaglio
Barbara Zavattero – Agriturismo “Cà d’ Pinot” – Asti Fr. Valterza