Alcuni ci andranno, altri no, alcuni pagheranno il biglietto (55 euro) ma cè anche chi non si farà problemi ad usare il biglietto gratuito per assistere alla corsa. Tra i consiglieri comunali di
Alcuni ci andranno, altri no, alcuni pagheranno il biglietto (55 euro) ma cè anche chi non si farà problemi ad usare il biglietto gratuito per assistere alla corsa. Tra i consiglieri comunali di Asti continua a tenere banco la polemica sul diritto di ottenere un biglietto gratis per la tribuna Alfieri. Un privilegio che il sindaco Brignolo ha voluto riconoscere anche questanno agli eletti sebbene, come scritto in una lettera fatta recapitare a tutti i consiglieri, la richiesta di essere presenti è accompagnata, tra le righe, da quella di pagarsi, se lo vogliono, il biglietto e comunque di attenersi ad una condotta inappuntabile non cedendo a terzi il ticket gratuito nominale. Nonostante questo cè chi di Palio proprio non vuole saperne, né gratis né a pagamento. «Al sottoscritto non piace essere ricordato per quello che era in tribuna in pompa magna con la propria compagna ma bensì per colui che è riuscito, magari dopo anni ed anni di lavoro, a risolvere un qualche problema ai cittadini – scrive su il consigliere del PD Oscar Ferraris – Piaccia o no questo è il mio stile, con buona pace per chi giustamente la pensa in modo diverso. Anche questanno non mi vedrete al Palio, non riesco proprio a fingere».
Anche i consiglieri Gabriele Zangirolami e Davide Giargia del Movimento 5 Stelle non approfitteranno del biglietto gratuito. «Non si tratta di demagogia né di voler apparire – scrivono in una nota – ma solo di voler ribadire ancora una volta che i privilegi di qualsiasi tipo a noi non piacciono e che anche le piccole cose hanno un loro peso. Anche questanno rifiuteremo i biglietti omaggio e chiediamo che questi vengano messi in vendita a beneficio delle casse comunali». Per Giargia il Palio è una manifestazione che devessere completamente rivista e migliorata. «Per quanto mi riguarda non mi piace né mi interessa – aggiunge il consigliere – non andrei a vederla gratis e neanche se mi venissero a prendere a casa». Altra defezione dalla tribuna vip è quella annunciata dal consigliere Maurizio Cadeddu (Indipendente). «Rinuncio al mio biglietto omaggio da consigliere. Non vado neppure a vedere il Palio in tribuna ma me lo guardo come ogni comune mortale alla tv, a casa, con mia nipote».
Contrario ad utilizzare il biglietto gratuito, ma pronto a partecipare alla manifestazione, è il consigliere del PD Clemente Elis Aceto. «Come lo scorso anno, accoglierò con piacere linvito del sindaco a presenziare al Palio soprattutto per dovere istituzionale. Lo farò andando nel parterre e rinunciando al biglietto omaggio convinto che cittadini ed elettori si sentiranno ben rappresentati anche da lì. Pur apprezzando moltissimo la volontà di analizzare a fondo la questione e la relativa disamina e decisione, addirittura in forma scritta, a mio personale avviso si è persa unoccasione per dare, in piccolo, un segnale di sobrietà anche solo temporaneo in considerazione della crisi contingente». Anna Bosia, capogruppo di Uniti per Asti, non sarà al Palio «perché non reggo vedere i cavalli frustati in quel modo o vittime di cadute in quella pericolosa curva. Credo che i consiglieri comunali abbiano ben altri modi per dimostrare la propria vicinanza alla città e ben altre occasioni di essere buoni consiglieri – aggiunge – Qui si stanno scaldando tutti per questa storia dei biglietti gratuiti mentre abbiamo altri problemi più gravi che dobbiamo risolvere come il Pisu, la fusione con Alessandria nella gestione dei rifiuti, le emergenze abitative, altroché andare al Palio gratis».
Di diverso avviso è il consigliere Filippo Cornero (Territorio è Cultura) che non approva «il clima di caccia alle streghe che si è venuto a creare per questa polemica, sterile, sui biglietti gratuiti». Cornero, che è un appassionato di Palio, sarà presente in tribuna Alfieri e ha deciso di pagare non solo il suo biglietto ma anche altri 9 ingressi offrendo lo spettacolo ad alcuni conoscenti. «Comunque non trovo niente di male che un consigliere, eletto per rappresentare la nostra istituzione più importante, entri gratis al Palio. E comunque una libera scelta ma non approvo le accuse mosse dai consiglieri contro i colleghi che utilizzano i biglietti gratuiti accusandoli di comportamenti inappropriati».
Enrico Panirossi, eletto tra le fila del PD, analizza la questione da un punto di vista meramente lavorativo. «Presiedo la commissione che si occupa del Palio e quindi è opportuno che vada ad assistere alla corsa. Consideriamolo parte dei miei compiti. Ora, che faccio? Rimando indietro lomaggio e pago 55 euro, prezzo della tribuna Alfieri? Non so per voi – aggiunge – ma per le mie tasche non sono proprio due soldi tantè che lanno scorso, quando ancora non ricoprivo quella carica, li avevo restituiti. I 157,82 euro a trimestre, quello che mi hanno pagato per gennaio-febbraio-marzo, e lassenza di privilegi garantiscono una coscienza rilassata. Io la corsa andrò a vederla con il biglietto che il Comune mi garantisce in cambio del mio impegno».
Riccardo Santagati