L’epidemia galoppa e anche il Piemonte si arrende all’evidenza: coprifuoco notturno dalle 23 alle 5, ma a partire da lunedì
Con 2032 contagi in più rispetto a ieri e 9 decessi, che portano il conteggio dei morti, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, a 4236 persone, anche il Piemonte si arrende all’evidenza di una situazione estremamente grave e corre ai ripari cambiando il passo rispetto alle misure adottate fino ad oggi. Nell’Astigiano si sono registrati 78 nuovi casi che portano i positivi a ben 2671.
Il presidente della Regione Alberto Cirio ha deciso: a partire da lunedì 26 ottobre, in tutto il Piemonte, sono vietati gli spostamenti dalle 23 alle 5 del mattino, ad eccezione di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e urgenza, motivi di salute oppure il rientro a casa o presso la propria dimora, che dovranno essere certificate attraverso un’autodichiarazione.
L’ordinanza che istituisce il coprifuoco regionale, andando a integrare ed estendere anche le misure adottate ieri dal sindaco di Asti Maurizio Rasero, è stata firmata oggi dal ministro della Salute Roberto Speranza d’intesa con lo stesso Cirio.
Le “misure chirurgiche” non sono state sufficienti
«D’accordo con i sindaci del territorio, abbiamo cercato di evitarlo intervenendo con misure chirurgiche, ma gli ultimi dati ci costringono a questa decisione», spiega il presidente Cirio al termine di una lunga giornata di confronto in costante contatto con il Ministero della Salute e con il territorio.
«Sono misure dolorose, ma condivise – continua il presidente -, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri Presidenti, il Ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica».
Con il coprifuoco torna anche l’obbligo di avere con sé l’autodichiarazione per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti. Il documento è scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione Piemonte. L’ordinanza sarà valida fino al 13 novembre 2020.
Modello autodichiarazione editabile ottobre 2020
Riccardo Santagati