È trascorso un anno esatto dall’improvvisa scomparsa dell’ex assessore regionale e comunale Mariangela Cotto. Il 28 gennaio 2024 Cotto, dopo aver assistito a una funzione religiosa in Cattedrale, fu colta in strada da un improvviso malore. Aveva 76 anni e per buona parte della sua vita, dagli anni ‘70, si era dedicata alla politica arrivando a ricoprire importanti incarichi nelle istituzioni locali e regionali, come il ruolo di assessore regionale alle Politiche Sociali nella Giunta Ghigo (2000-2004).
A un anno dalla scomparsa il ricordo è ancora vivo, non solo nella sua San Marzanotto dove, a inizio novembre, la comunità aveva inaugurato una sua immagine sul Ricordamuro nei pressi del cimitero. La sua memoria e la sua eredità nel mondo del volontariato viene portata avanti dall’associazione “Il dono del volo” che, presieduta da Donatella Boscassi, si occupa di concretizzare progetti per i più bisognosi come il “Dona bici”, Dona zaino”, la collaborazione con la mensa sociale di corso Genova, il Tavolontariato e tante altre iniziative.
Per ricordare Mariangela Cotto sarà celebrata una messa in sua memoria, voluta dalla famiglia e dal “Dono del Volo”, questa mattina, alle 10, nella parrocchia di San Secondo. Un’altra messa in suffragio è in programma domenica, alle 11,15, nella parrocchia di San Marzanotto.
Sabato 1° febbraio, alle 10,30, nella “Casa delle Donne e dei Bambini”, inaugurata da Cotto nel 2018 quando era assessore alle Politiche Sociali del Comune, si svolgerà una piccola commemorazione voluta dalla Commissione Pari Opportunità e dalla consigliera comunale Elisa Pietragalla, ex assessore alle Politiche Giovanili, che ha lavorato a diversi progetti insieme a Cotto. «Con Nadia Miletto e altri esponenti della Commissione abbiamo pensato che sarebbe stato bello commemorarla e apporre alcune foto di Mariangela in quel luogo che tanto ha voluto – ricorda Pietragalla – Mariangela è stata un punto di riferimento insostituibile e ancora oggi non mi sembra vero che non sia più con noi. Quante volte mi viene l’istinto di chiamarla per chiederle un parere su un nuovo progetto. È stata un’amica, una confidente e un vulcano di idee che ha saputo mettere in rete tante persone nel mondo del sociale e del volontariato».
Un ricordo arriva anche dal presidente del Consiglio comunale Federico Garrone: «A un anno di distanza si sente un grande vuoto – commenta – I ricordi sono tantissimi così come le sue mille iniziative. Tenere il suo ritmo era praticamente impossibile. Quello però che più mi manca è il confronto quotidiano, il supporto, la possibilità di chiederle un consiglio; resta, quindi, un grande senso di responsabilità per cercare di portare avanti le sue idee, prima tra tutte quelle di una politica fatta col dialogo e il sorriso».