Il Tribunale di Asti si tinge sempre più di rosa. Dopo l’inaugurazione del monumento dedicato a Maria Grazia “Mariella” Curallo avvenuta a maggio, ieri, sempre a suo nome, è stata scoperta la targa della piazzetta che porta all’ingresso del Palazzo di Giustizia, a pochi passi dall’installazione in ferro realizzata su disegno di un gruppo di studenti del Liceo Artistico Alfieri di Asti.
Un segno importante di riconoscimento a chi, come Maria Grazia Curallo, prima donna avvocata ad essere iscritta all’Ordine Forense di Asti, ha aperto la strada a tante donne nelle professioni all’epoca ritenute prettamente maschili.
Donne coraggiose, determinate e visionarie che hanno saputo andare oltre i confini imposti dal “costume” ma anche dalle leggi. E oltre si è andato, considerato che ieri, alla cerimonia che si è tenuta per lo scoprimento, erano presenti Ombretta Salvetti, prima presidente donna del Tribunale di Asti, Laura Deodato, primo procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Asti, Marina Di Donato, Questore, Giorgia Montanara prima donna presidente dell’Ordine degli Avvocati di Asti.
Il sindaco Rasero ha ricordato che l’intitolazione di piazzetta Maria Grazia Curallo arriva dopo quella dei portici di piazza San Secondo alle Madri Costituenti e delle vie Pierina Campanella (cofondatrice della Saclà) ed Enrica Jona (insegnante e attiva testimone dell’Olocausto). «Donne che si sono distinte e che ci auguriamo diventino modelli per le nuove generazioni».
Un’iniziativa patrocinata dall’Associazione Toponomastica Femminile la cui referente, Giovanna Cristina Gado, era presente all’inaugurazione per portare i saluti della presidente nazionale Maria Pia Ercolini. «Un’intitolazione molto significativa – ha detto – che riflette un’azione pubblica di cambiamento culturale volto al riconoscimento del valore delle donne, del loro talento professionale e della loro memoria in linea con i principi costituzionali di uguaglianza e di non discriminazione».
Visto che solo una minima parte di vie, piazze e altre intitolazioni sono dedicate alle donne, iniziative come quella di ieri sono una tappa nel cammino di riequilibrio del grave divario sulla visibilità e la memoria.
Toccanti le parole della nuova presidente del Tribunale Ombretta Salvetti: «Sono onorata di venire ogni giorno a lavorare accompagnata dal ricordo di questa grande donna che è stata l’avvocata Curallo. Guardandomi intorno, direi che l’apertura delle prime donne nelle professioni allora maschili ha avuto oggi risvolti molto positivi».
E gratitudine a quello che fece Mariella Curallo per affermare le capacità delle donne nell’ambito forense è stata espressa anche da Giorgia Montanara, presidente dell’Ordine degli avvocati di Asti che, insieme alla presidente del Comitato Pari Opportunità, Barbara Odarda, ha sostenuto e promosso il ricordo della collega della quale erano presenti, allo scoprimento, anche la figlia Anna e il nipote Igor, anch’esso avvocato.