Davide Penna, una vita in Torretta….
«Davvero un’intera vita, sono nato e cresciuto nel quartiere e dello stesso ho seguito evoluzioni e cambiamenti. Ora abito dove una volta vi era la vecchia sede del Borgo.»
Mi mostra una fotografia, scattata sul finire degli anni settanta, nella quale è seduto sulla recinzione in legno della vecchia pista alla Siesta “sorvegliato” dalla mamma Teresina.
«Ero davvero piccolo. Con la mamma seguivamo mio padre Giovanni che non saltava un appuntamento di corse. La Torretta aveva appena vinto il suo primo Palio, era il 1976. Mio padre ricoprì la carica di Rettore l’anno prima, nel ‘75. Sono passati quasi 50 anni.»
Qual è lo stato di salute del Comitato Palio Torretta?
«Ho ereditato da Luca Perosino un Comitato sano e con numeri importanti, all’interno del quale già ricoprivo la carica di vicerettore.. Numerose le iniziative che abbiamo sviluppato in armonia e con la collaborazione di tutti. Di recente, in occasione dell’Open Day riservato ai giovani sbandieratori, ho riscontrato entusiasmo e partecipazione. Positiva pure la collaborazione con l’oratorio. Io ho cercato di fare un po’ da tramite nel passaggio tra vecchi e nuovi. Unico neo, purtroppo, la sanzione per l’episodio accaduto con Santa Caterina».
Spandonaro, Carosso, Tarantino… tutte figure importanti del Borgo Torretta. Quanta e quale parte avranno nel Comitato che ora presiedi?
«In un discorso futuribile ho intenzione di collaborare e dare spazio a tutti coloro che manifesteranno la loro disponibilità. Sono cresciuto in Comitato con i personaggi che hai citato. Roberto Carosso mi ha regalato la gioia immensa del successo nel Palio 2004, ponendo termine a un digiuno che durava da 28 anni. Non ho ovviamente ricordi della vittoria del 1976, poiché avevo soltanto un anno. Giovanni Spandonaro ha vinto nel 2013, facendomi gioire per la seconda volta. Sarà vicerettore vicario durante il mio mandato. Gli altri vicerettori saranno Luca Perosino, Liliana Pipia e Mauro Vicentini. Con Luciana Tarantino ho buoni rapporti e conto sulla sua collaborazione.»
Tu sai bene, Davide, che l’annata paliesca raggruppa tanti eventi ma il momento clou resta la corsa..
«Dal 2019 non raggiungiamo la finale, peraltro senza poi neppure aver potuto correrla. Nel 2023 in seguito all’infortunio occorso a Bagoga abbiamo dovuto reperire un cavallo all’ultimo momento e i risultati purtroppo non sono stati soddisfacenti.»
Chiuso il rapporto con Silvano Mulas, che pare aver già raggiunto un accordo con la Cattedrale, su quale fantino concentrerete le vostre attenzioni?
«Con Silvano resta vivo un grande rapporto di amicizia. Vive in Torretta e con lui avremmo voluto creare una sorta di favola. Non ci siamo riusciti, purtroppo.»
Se ti dico Bartoletti?
«Ottimo fantino, ma è sotto contratto con Viatosto. Per cui….»
Zedde?
«Ci ha regalato due Palii, gli dobbiamo eterna gratitudine ma è il fantino di San Lazzaro.»
Arri?
«Come scuderia ci appoggiamo a suo padre. Facile fare uno più uno, ma Santa Maria Nuova credo se lo terrà stretto. »
Quindi?
«Andremo alla ricerca di un fantino esperto, con una scuderia ben fornita, con il quale vedremo di instaurare un rapporto duraturo nel tempo. Antonio è già al lavoro. (Antonio Corrado, detto Maradona, responsabile della commissione corsa, n.d.r). Valuteremo gli sviluppi delle varie situazioni.»
Tutti confermati gli eventi classici dell’annata?
«Assolutamente si. Polentone, Carnevale…. vedremo poi di riorganizzare Torretta sotto le stelle e magari una festa in Piazza Manina. Ho ripristinato il gruppo “sentinelle della Torretta”, composto da giovani affiatati ed entusiasti, che si muoverà in maniera non strettamente vincolata al Comitato maggiore.»
La famiglia Penna presumo sia orgogliosa per il tuo rettorato…
«Personalmente sono felicissimo di occupare questa carica. Ho ponderato con attenzione la decisione. Mio padre credo sarebbe stato orgoglioso nel vedermi diventare Rettore. Purtroppo ci ha lasciato troppo presto. Anche mamma Teresina è contentissima.»
Per chiudere: un aspetto o una situazione del nostro Palio che vorresti cambiare.
«La pista quest’anno è stata allestita in modo eccellente, un particolare che voglio sottolineare. La data del nostro Palio mi pare invece troppo avanti nella stagione paliesca. Ci sono problemi a trovare i cavalli, a volte i fantini per acciacchi fisici sono costretti a rinunciare. Il mio sogno? Correre il Palio a maggio, in occasione delle festività di San Secondo. Sarebbe bello davvero!»