Dopo lultima brusca frenata, torna al di sotto di quota 1400 la popolazione callianese. Purtroppo è costellata da diversi segni meno lultima statistica demografica innanzitutto caratterizzata
Dopo lultima brusca frenata, torna al di sotto di quota 1400 la popolazione callianese. Purtroppo è costellata da diversi segni meno lultima statistica demografica innanzitutto caratterizzata dalla flessione di ben 34 residenti che ha portato i cittadini lo scorso 31 dicembre al numero di 1368, rispetto ai precedenti 1402.
Diminuzione che ha coinvolto parimenti i due sessi: i maschi sono passati da 690 a 672 mentre le donne, che pur mantengono il primato, sono scese da 712 a 696. Il segno negativo non risparmia i nuclei famigliari, attestati a 613 rispetto ai 625 annotati nella statistica precedente. Risultato conseguente la brusca frenata dei fiori darancio con solo due coppie ad aver pronunciato il fatidico "si" (sette lanno precedente), perfettamente spartiti tra quelli officiati in chiesa da don Samuele Battistella e quelli celebrati dal sindaco Alfredo Poli.
Più che dimezzati risultano anche i voli della cicogna, con solo cinque bebè della classe 2012, suddivisi quattro fiocchi rosa ed uno azzurro, a fronte delle 12 nascite nel 2011 e le 15 del 2010. Al contrario sono aumentati i decessi, da 16 a 25 (erano stati 24 nel 2010), di cui 13 uomini e 12 donne. Deficit naturale che non è stato compensato dal dato migratorio, eccezionalmente negativo rispetto allandamento degli ultimi anni. Infatti negli ultimi dodici mesi hanno lasciato il paese in 61 (di cui 32 donne e 29 uomini) a fronte dei 47 che hanno preso residenza (suddivisi tra 25 donne e 22 maschi).
E tornata al di sotto delle cento unità la popolazione straniera, che a fine anno contava esattamente 95 cittadini rappresentano meno del 7% del totale della comunità callianese. Maggioranza anche in questo caso confermata al gentil sesso, con 49 unità rispetto ai 46 uomini. Invariato e limitato a solo otto il numero delle nazionalità rappresentate in paese. In doppia cifra i cittadini provenienti da Romania (31 di cui 17 maschi e 14 femmine) unitamente a quelli originari dellAlbania (28 con 16 donne e 12 uomini) e del Marocco (19 con 12 uomini e 7 donne). Segue la comunità egiziana (8) che conta quattro uomini ed altrettante donne, tre cittadine ciascuno per Moldavia e Polonia, due donne provengono dalla Repubblica Domenicana mentre un uomo è originario dellArgentina.
Nel corso dellanno il paese tornerà anche ad avere una "centenaria" con le cento primavere che il prossimo mese di giugno festeggerà Leonilda Daffara, classe 1913, che però risiede presso la Casa di riposo della vicina Portacomaro.
Maurizio Sala