Secondo buco nell’acqua nel tentativo di vendere la Casa di Riposo “Città di Asti”. Anche il nuovo bando pubblico è infatti andato deserto nonostante il prezzo a base d’asta fosse passato da 9.300.000 euro del primo bando agli attuali 7.440.000, con uno sconto di 1.860.000 euro.
Ma nessuna offerta è stata presentata ai curatori fallimentari e adesso toccherà aspettare un terzo tentativo di vendita, che probabilmente avverrà già nel mese di aprile, con un prezzo che si aggirerà intorno ai 6 milioni di euro. Sarà la volta buona? A sperarlo sono gli enti locali, dalla Regione al Comune, ma anche i sindacati e gli ex dipendenti del Maina ancora in attesa di ricollocazione. Poco più di venti persone, tra cui oss, che da gennaio 2023 percepiscono il 70% dello stipendio e che, se non dovessero essere riassorbite nel mondo del lavoro, resteranno senza entrate a partire dal prossimo 1° gennaio.
«Durante l’incontro di mercoledì 6 marzo le istituzioni locali hanno palesato una “rinnovata” attenzione sulla questione Casa di Riposo – commenta l’ex addetto chef alla mensa della Casa di Riposo e sindacalista Cse Flpl – È stata ribadita la complessità dell’opera di ricollocamento del personale e, in merito, sono state proposte soluzioni alternative per uscire dall’attuale condizione di stallo. In particolare, come Cse Flpl, abbiamo evidenziato come, secondo contratto nazionale, vi sia la possibilità di un cambio mansione per alcuni dipendenti, che avrebbero quindi più possibilità di essere impiegati».
Una risposta
Non verra’ venduto nemmeno a 3, nel durante da una parte continua a marcire e,dall’altra invece ………..
Tirarlo giu’ la cosa piu’ sensata .