Il Ministero ha deciso: domenica 12 giugno si andrà al voto per il rinnovo dei consigli comunali, l’elezione dei sindaci e anche per votare sui referendum in tema di giustizia. Sarà un election day che coinvolgerà numerosi capoluoghi di provincia, a cominciare da Asti dove ormai si sono quasi definiti gli schieramenti che si contenderanno il governo della città. Il sindaco uscente Maurizio Rasero punta a essere riconfermato e a infrangere la storica alternanza che ha contraddistinto le elezioni dirette dei sindaci dal 1994, da quando nessun primo cittadino ha ottenuto un secondo mandato consecutivo. In campo con il sindaco Rasero si sono già schierati Forza Italia e “Con Asti nel cuore”, che hanno dato vita a una sola lista di candidati al Consiglio, l’UDC e Cambiamo con Toti, la Lega cui si aggiungono le liste civiche “Maurizio Rasero Sindaco”, “I Giovani Astigiani”, “A.S.T.I con Rasero Sindaco”.
Nei prossimi giorni toccherà a Fratelli d’Italia sciogliere la riserva e definire l’appoggio al primo turno dell’attuale sindaco o, in caso contrario, presentarsi con un proprio candidato (in questo caso potrebbe essere l’attuale vicesindaco Marcello Coppo) e una seconda lista civica d’appoggio.
Fratelli d’Italia si confronterà con Rasero chiedendo, ancora una volta, che il programma avviato cinque anni fa venga proseguito sempre nel solco delle politiche e dei valori che contraddistinguono il centrodestra.
Il centrosinistra, che punta a portare Paolo Crivelli a palazzo civico, ha invece allargato ulteriormente l’appoggio della società civile e l’ha fatto “inglobando” proposte lanciate dal movimento “AstiOltre” che avrà alcuni candidati nella lista di Crivelli, ma non ne presenterà una propria. Un centrosinistra che ad Asti si presenta compatto come mai è successo in tempi passati, con una coalizione che comprende il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Europa Verde – Verdi e le liste civiche di “Uniti si può”, “Ambiente Asti”, “CambiAMO Asti” cui si aggiunge la lista civica “Paolo Crivelli Sindaco – AstiOltre”.
In alternativa al centrodestra e al centrosinistra si presenta un terzo polo con il candidato a sindaco Marco Demaria alla sua prima esperienza in politica. Demaria, iscritto al partito Azione, è appoggiato anche da Italia Viva, Più Europa e Volt.
Una candidatura a sindaco del tutto indipendente dai partiti è invece quella proposta dalla lista civica “Adesso Asti” con il suo candidato Salvatore Puglisi. Anche per quest’ultimo, maggiore dei carabinieri in pensione e molto conosciuto in tutto l’Astigiano per importanti indagini effettuate nel corso della sua lunga carriera (tra le ultime si ricorda il delitto di Elena Ceste), è la prima esperienza in una campagna elettorale.
L’unica donna in corsa per diventare sindaco è Chiara Chirio candidata nella lista di Italexit, il partito fondato dal senatore (ex pentastellato) Gianluigi Paragone. Anche per Chirio si tratta della prima esperienza politica in una campagna elettorale.
Ma, se tutto verrà confermato, ci sarà un sesto candidato a sindaco indipendente la cui ufficializzazione dovrebbe arrivare entro la metà di aprile. Si tratta del candidato espressione di “Ancora Italia – Per la sovranità democratica”, un sodalizio che si presenterà ad Asti e Genova come lista alternativa ai poli tradizionali, con programmi che punteranno non solo alla gestione della città, ma anche a temi più di carattere nazionale.