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Intervista

Emil Dovico: «Gessa fantino ad hoc per raggiungere il nostro obiettivo»

Il Rettore di San Marzanotto: «La finale manca dal 2013, traguardo minimo sarà superare la batteria»
L’annata paliesca 2023 è iniziata nel segno del cambiamento in quel di San Marzanotto. Il Comitato presieduto da Emil Dovico ha infatti chiuso il rapporto con il fantino Donato Calvaccio ed ingaggiato per il Palio del prossimo settembre Sandro Gessa, classe 1981, originario di Marrubiu (Oristano).

Il Rettore degli oro-blu, in carica dall’ottobre 2018 ma solamente due Palii corsi, quelli del 2019 e 2022, motiva in questo modo la scelta operata.

«Siamo, e uso il plurale poiché mi riferisco al Comitato che presiedo, dispiaciuti di aver chiuso il rapporto con Calvaccio, al quale non possiamo addebitare alcunché. Semplicemente la fortuna non gli è stata amica in una mossa (batteria del Palio 2022, n.d.r.) travagliata e problematica che lo ha penalizzato. Ci siamo quindi guardati intorno ed abbiamo valutato alcune opzioni. Alla fine la nostra scelta è caduta su Sandro Gessa (foto sotto) poiché lo riteniamo, per l’esperienza che ha maturato soprattutto ad Asti dove ha raggiunto più volte la finale correndo per Tanaro, il fantino ad hoc per quelli che sono i nostri obiettivi.»

Vale a dire?

«Da troppo tempo non raggiungiamo la finale, l’ultima volta fu nel 2013 con Alessandro Chiti (quinto posto, n.d.r.). Superare la batteria resta quindi il nostro obiettivo minimo.»

Gessa ha cavalli di sua proprietà sui quali poter fare affidamento?

«No, Gessa non ha cavalli suoi, ma ha contatti e può trovare appoggio da diverse scuderie. Attualmente lavora da Botti, a Pisa, e noi come commissione corsa lo seguiremo nel calendario di corse alle quali parteciperà durante l’annata per arrivare a trovare, in accordo con lui, i soggetti che potrebbero fare al caso nostro per il Palio di Asti.»

Chi sono i componenti della vostra commissione corsa?

«Oltre al sottoscritto la compongono Felice Sismondo, Calogero Termini, Davide Cantaretto e Roberto Manetta. Quest’ultimo, dal punto di vista tecnico e della conoscenza dei cavalli, è quello maggiormente “ferrato” per usare un termine tipico dell’ambiente.»

Riguardo invece alle iniziative a breve e media scadenza strettamente legate al Comitato che cosa bolle in pentola?

«A partire da metà febbraio riprenderanno le uscite di sbandieratori e musici in occasione delle festività di Carnevale. Ad inizio marzo riproporremo invece la serata dedicata alla “cena del Cavolo”, probabilmente con un format un po’ diverso rispetto al passato. Resta da fissare la data, mentre il luogo in cui si svolgerà sarà certamente il salone parrocchiale.

Parliamo di numeri, di presenze e di partecipazione: come sta in proposito il Comitato di San Marzanotto?

«Con un po’ di sforzo, grazie all’impegno degli iscritti, riusciamo a far fronte alle organizzazioni degli eventi e alle varie iniziative. Il lavoro certamente non manca e potessimo disporre della partecipazione di qualcuno in più l’appoggio non guasterebbe.»

Confermata la partecipazione al Paliotto?

«Confermatissima. Il gruppo sta crescendo bene e migliora costantemente. Molti dei ragazzi che si sono avvicinati al gruppo sbandieratori e musici risiedono a San Marzanotto e sono originari del posto. Sicuramente una bella soddisfazione.

Infine: quale futuro vede per il nostro Palio Emil Dovico?

«Ci sono diversi interrogativi che al più presto dovremo risolvere. Primo fra tutti quello della pista. Stiamo vivendo un momento particolare, un po’ troppo contrastato visti anche gli ultimi accadimenti. Bisognerà remare tutti con forza nella direzione giusta. Il tempo però non è dalla nostra. Servono decisioni rapide e decisive così da garantire un futuro positivo alla più importante manifestazione cittadina.»

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