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federico arri e giorgia mancone
Attualità, Sport

Fantini, Federico Arri lascia Moncalvo e approda a San Paolo

Rimangono due le caselle ancora da riempire nella griglia delle monte cittadine: San Silvestro e Santa Caterina: a breve potrebbero esserci sviluppi

Gli “oro-rosso” ambiziosi

Con l’ingaggio di Federico Arri da parte del Rione San Paolo, una mossa che testimonia le ambizioni del Comitato Palio guidato dal nuovo Rettore Giorgia Mancone, rimangono due le caselle ancora da riempire nella griglia delle monte cittadine: San Silvestro e Santa Caterina. Non è da escludere che, a breve, novità possano arrivare anche da parte degli oro-argento di Maria Teresa Perosino e dai rossocelesti di Nicoletta Sozio.

Mercato finora statico

In un mercato fantini finora piuttosto statico, con molte conferme e novità assai limitate, lo sbarco di Arri a San Paolo costituisce un evento di notevole portata. Il fantino astigiano, classe 1994, protagonista lo scorso anno di un finale di stagione eclatante con la vittoria ad Asti per il Comune di Moncalvo e il debutto a Siena nello “Straordinario” (nel Drago) andrà a caccia della doppietta personale nella corsa che vedrà al canapo Borghi e Rioni.

Due soli cambio in città

Due appena, almeno finora, i cambiamenti di monta all’interno dei Comitati di città: oltre al passaggio di Federico Arri, detto Ares, da Moncalvo a San Paolo, l’unica altra variante ha riguardato la Torretta, con l’ingaggio di Silvano Mulas, detto Voglia, al posto di Valter Pusceddu (Bighino).
Vediamo di ricapitolare la situazione, partendo da San Marzanotto, che ripunterà su Alessandro Chiti, detto Voragine; Tanaro offrirà la quinta possibilità consecutiva, sesta in totale, a Sandro Gessa, conferma guadagnata dal fantino di Oristano in virtù del convincente Palio disputato nel 2018; San Pietro offrirà invece una terza “chance” a Carlo Sanna, detto Brigante, poco fortunato nelle sue precedenti apparizioni in rossoverde.

“Gingillo”, con San Lazzaro è un matrimonio

San Lazzaro ha ormai sposato “in toto” la causa di Giuseppe Zedde, detto Gingillo, che al Comitato gialloverde ha regalato il trionfo nel 2017; San Secondo si riaffiderà ad Andrea Mari, detto Brio, voglioso di riscatto dopo l’occasione sfumata l’anno passato; Santa Maria Nuova ha ufficializzato in settimana la monta di Gigi Bruschelli anche nel 2019, decisione condivisibile viste le sfortunate circostanze che avevano impedito a “Trecciolino” di giocarsela fino in fondo nel settembre 2018.

Tittìa, terzo anno a Don Bosco

Don Bosco riandrà all’assalto del Drappo con Giovanni Atzeni, detto Tittìa, terzo anno in gialloblu dopo aver trionfato per Nizza nel 2016; neppure a Viatosto si cambierà strada, vista la rinnovata fiducia ad Alessio Migheli, detto Girolamo; identico il discorso riguardante San Martino San Rocco, che ripresenterà al canapo per il terzo anno consecutivo Francesco Carìa, detto Tremendo; la Cattedrale continuerà a tenersi ben stretto Dino Pes, detto Velluto, confidando nella buona sorte per porre fine ad un digiuno che dura da 42 anni.

Situazione nei Comuni

Per quanto riguarda i Comitati “extra moenia” sono da considerare consolidate le conferme di Mattia Chiavassa a Baldichieri e di Alessandro Cersosimo a Nizza. Ha già ufficializzato la propria scelta in ottica 2019 Castell’Alfero, che monterà Gianluca Fais, detto Vittorio. Moncalvo, perduto Arri, sta valutando l’opzione migliore per puntare alla doppietta. Restano in sospeso le situazioni di Canelli (Massimo Columbu in partenza?), San Damiano (non da escludere la conferma di Antonio Siri) e Montechiaro (contatti avviati con Gavino Sanna).

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