Potrebbe essere giunto il momento buono per richiedere ? e ottenere ? da parte della Regione Piemonte il ripristino dei treni sulla tratta Alessandria-Castagnole della Lanze. Ne è convinto Giacomo
Potrebbe essere giunto il momento buono per richiedere ? e ottenere ? da parte della Regione Piemonte il ripristino dei treni sulla tratta Alessandria-Castagnole della Lanze. Ne è convinto Giacomo Massimelli, referente del Comitato Strade Ferrate di Nizza, che da tempo porta avanti la battaglia congiuntamente con il Comune di Nizza, nella persona del vicesindaco Gianni Cavarino.
«A dicembre di quest'anno scade il contratto tra la Regione e Trenitalia. In un recente incontro, l'assessore ai trasporti Francesco Balocco ha parlato di un possibile risparmio, a seguito del prossimo accordo, di circa 20 milioni di euro -? dettaglia Massimelli -? Per istituire un treno-spola tra Nizza e Alessandria, sotto forma di 15 coppie di treni nei giorni feriali e 9 nei festivi, è stato stimato un costo complessivo di 2 milioni di euro, eliminando gli attuali bus sostitutivi in favore del servizio ferroviario. Sta a noi richiedere espressamente che la linea sia ripristinata». Le opzioni possibili sono in effetti due, e la "spola" per Alessandria sarebbe la meno onerosa, sebbene sembri che l'Assessore prediligerebbe la rimessa in funzione dell'intera linea, con fine corsa a Castagnole.
La famigerata galleria Ghersi, additata come motivo della sospensione dei treni, si trova in effetti più in là nel percorso, in direzione Alba, e non intralcia il transito in alcun modo. Su quanto sarebbe fondamentale per Nizza riavere i treni quantomeno per Alessandria, il vicesindaco Cavarino si è già espresso in più occasioni: «Si tratta di un servizio essenziale per i residenti del territorio nicese. Serve per raggiungere l'ospedale di Alessandria, il tribunale e altri servizi che sono stati sempre più accentrati in tempi recenti. La ferrovia non è confrontabile con i bus, e allo stesso modo non ha senso pensare di costruire una pista ciclabile al posto dei binari. Se tutti i sindaci dei comuni lungo il percorso di fanno sentire in maniera congiunta, potremo riavere in funzione il servizio».
Sulla tratta Alessandria-Castagnole i treni non circolano più ormai da 4 anni. A sospenderli fu la giunta regionale Cota, sospendendo le linee e affidandole alle province, quella di Alessandria nel nostro caso, e ai relativi consorzi di autotrasporto. Secondo Massimelli però i binari sono ancora in buono stato: «RFI, ovvero Reti Ferroviarie Italiane, percepisce dallo Stato i fondi per proseguire la manutenzione anche sulle tratte sospese». Per illustrare i dettagli su costi e modalità per riportare i treni sulla Alessandria-Castagnole, il Comitato Strade Ferrate sta organizzando per maggio un convegno in collaborazione con AFP-Associazione Ferrovie Piemontesi.
Fulvio Gatti